Trieste Libera

UN PROCESSO POLITICO

UN PROCESSO POLITICO A TRIESTE

AGGIORNAMENTO: il 10 luglio 2017 il processo è arrivato alla sentenza di primo grado, che ha demolito clamorosamente l’imputazione. La manifestazione di Trieste Libera quindi non era eversiva: LINK.
UN PROCESSO POLITICO A TRIESTE

10 febbraio 2014: presidio di Trieste Libera al Porto Franco Nord.

IL 10 LUGLIO [2017] LA SENTENZA DEL PROCESSO “PORTO VECCHIO” DI TRIESTE

Sta per terminare il processo nei confronti di 17 cittadini del Territorio Libero di Trieste accusati di avere organizzato e partecipato ad una manifestazione a difesa del Porto Franco di Trieste.

L’accusa sarebbe di non aver comunicato l’evento alla Questura.

L’udienza conclusiva si terrà lunedì 10 luglio [2017] alle ore 17 nel tribunale di Trieste. Il giudice Casavecchia pronuncerà la sentenza. Il procedimento è il n. 840/14 della Procura della Repubblica di Trieste.

L’accusa è stata sostenuta dal P.M. Federico Frezza, il “padre” di questo processo nei confronti di Trieste Libera e dei pacifici cittadini che si erano appellati alla legalità.

Un processo senza alcun fondamento di diritto, voluto per terrorizzare chiunque sostenesse il Movimento e la sua causa legalitaria per il ripristino dei diritti del Territorio Libero di Trieste e del suo Porto Franco Internazionale.

Ed era questo il motivo per cui centinaia di persone aderenti a Trieste Libera, in quella piovosa giornata del 10 febbraio del 2014, anniversario della ratifica del Trattato di Pace del 1947 che sancisce la nascita del Territorio Libero di Trieste, avevano manifestato dalla mattina alla sera a difesa del Porto Franco Nord.

Il Porto Franco Nord è infatti tuttora minacciato da un tentativo di speculazione immobiliare in odor di mafia, sostenuto trasversalmente da tutti i partiti.

Tanto che la dismissione dell’intero Porto Franco Nord era stata accelerata con la sospensione del prezioso punto franco. In violazione delle stesse leggi italiane. Un’iniziativa spregiudicata e al di fuori della legalità. Tuttavia si era opposto solo il Movimento Trieste Libera, organizzando manifestazioni non gradite al sistema di potere locale.

Da qui l’avvio di un’inchiesta penale fatta con l’abbondante tipica fuga di notizie riservate sulle indagini sul quotidiano monopolista di Trieste Il Piccolo.

Tutto contro legge naturalmente. Ad esempio pubblicando il nome degli indagati mentre le indagini preliminari erano in corso, Dunque senza che gli stessi avessero nemmeno ricevuto un avviso di garanzia. L’importante era trasformare in terroristi dei pacifici cittadini e terrorizzare i loro sostenitori.

Bisognava create attorno a loro terra bruciata.

E lo stesso processo serviva a questa azione intimidatoria: spezzare la schiena a chiunque avesse osato ricordare ai concittadini che la sovranità italiana sul Territorio Libero di Trieste è cessata il 15 settembre 1947 e non è mai stata ripristinata. Basta leggere il triste capo d’imputazione per rendersi conto che si tratta di un processo politico.

Cittadini che manifestano legittimamente le proprie idee e richiedono il rispetto delle stessi leggi italiane vengono dichiarati “eversori” da parte della Procura della Repubblica. È davvero una singolare inversione delle regole civili questa… Di questo “particolare” processo lungo una decina di udienze e ora arrivato all’epilogo ho già parlato in miei precedenti post che riporto di seguito.

2014:

  • 28 febbraio 2014: INDAGATI PER COSA? LINK
  • 29 giugno 2014: NATURA INTRINSECAMENTE E DICHIARATAMENTE EVERSIVA LINK
  • 27 agosto 2014: REPRESSIONE DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA CONTRO I CITTADINI DI TRIESTE LINK

2015:

  • 1 novembre 2015: I PROCESSI POLITICI DELL’ITALIA CONTRO I CITTADINI DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE E CONTRO IL DIRITTO INTERNAZIONALE LINK
  • 10 novembre 2015: UN’UDIENZA PARTICOLARE LINK
  • 17 dicembre 2015: CINQUE SU DICIANNOVE LINK
  • 29 novembre 2015: LA FUGA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA SULLA QUESTIONE DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE LINK

2016:

  • 1 marzo 2016: SENZA PAURA LINK
  • 22 marzo 2016: SOVVERTIRE IL DISORDINE COSTITUITO LINK
  • 24 maggio 2016: NON SI CEDE LINK
  • 24 ottobre 2016: NO AI TRIBUNALI SPECIALI ITALIANI NEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE LINK

2017:

  • 31 gennaio 2017: UNA SETTIMANA DI PROCESSI: LINK

Di questo processo mi rimarrà impressa l’energica difesa di diritto attuata dagli aderenti a Trieste Libera, una difesa senza cedimenti e senza paura. Cittadini del Territorio Libero che non hanno avuto alcun timore ad esercitare i propri diritti, a partire da quello di cittadinanza, davanti al giudice. Lo stesso giudice che hanno poi ricusato. Una difesa solida e basata sulla legge.

Cittadini del Territorio Libero a difesa del Porto Franco di Trieste e con esso della legalità internazionale: è questa la migliore sintesi di questo processo all’incontrario.

Tratto dal blog “Ambiente e Legalità”di Roberto Giurastante

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