Trieste Libera

Trieste Libera sull’udienza del 7 maggio 2014

Trieste Libera: sull’udienza del 7 maggio 2014

Trieste Libera: Roberto Giurastante annuncia ai manifestanti l'esito dell'udienza del 7 maggio 2014: confermata l'Ordinanza di marzo, il Memorandum di Londra non ha restituito Trieste all'Italia.

Trieste, 7 maggio 2014. – Oggi il giudice P. Leanza si è espresso sull’eccezione del difetto di giurisdizione italiana nel Territorio Libero confermando la propria precedente ordinanza.

Il 19 marzo scorso lo stesso giudice aveva infatti confermato la costituzione del Territorio Libero di Trieste (1947). Aveva inoltre dichiarato che nel 1954 il Memorandum di Londra ha istituito un regime di amministrazione.

Oggi tuttavia il giudice ha riconfermato anche la parte più problematica dell’ordinanza del 19 marzo. Si tratta dell’affermazione che il ripristino della sovranità italiana su Trieste e sull’allora “Zona A” sarebbe avvenuto in abse al c.d. Trattato di Osimo (1977).

Questa dichiarazione è in contrasto con l’ordinamento italiano. L’Italia infatti riconosce pienamente il Territorio Libero dal 1947.

Nel 1954 infatti i Governi di Stati Uniti e Regno Unito hanno sub-affidato l’amministrazione dell’attuale Territorio Libero al Governo italiano. Questi, tramite un apposito Commissario, ha riconfermato di agire in continuità con l’amministrazione precedente. Come pure con le leggi del Territorio Libero di Trieste.

Lo stesso accordo bilaterale italo-jugoslavo conferma (art. 7) che il Memorandum continua ad avere vigore nelle relazioni tra i Governi contraenti.

Per l’ultima volta, i cittadini del Territorio Libero hanno presidiato il tribunale del loro Stato con la speranza di vedere la legge prevalere su 60 anni di propagande politiche nazionaliste.

Le prossime azioni di Trieste Libera:

È evidente che non basta appellarsi ai rappresentanti locali del Governo italiano per ottenere il ripristino della legalità. L’apparato che simula impunemente la sovranità italiana su Trieste non vuole rinunciare alle fragili, anacronistiche propagande che per decenni lo hanno protetto.

Trieste Libera ed i suoi sostenitori continueranno naturalmente la battaglia legale a difesa di diritti di cittadini, residenti ed imprese del Territorio Libero di Trieste.

A livello locale, il Movimento continuerà a seguire la linea politica consolidata con la messa in mora del 2013. Naturalmente proseguiranno anche le azioni a difesa del Porto Franco Nord, minacciato da tentativi di speculazione illegali.

A livello internazionale, tuttavia, Trieste Libera dovrà intensificate le proprie azioni.

Tutte le prossime iniziative saranno comunicate a breve sui media ufficiali del Movimento: LINK

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