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Ambiente e Legalità: le top ten nel settantesimo dell’indipendenza
Anche quest’anno il mio blog è stato un punto di riferimento per le notizie sulla questione del Territorio Libero di Trieste.
Consolidato l’interesse internazionale come dimostra la top ten delle visite che vede al primo posto l’Italia, al secondo gli USA (circa il 27% delle visite totali anche grazie alla versione inglese, “Environment and Legality” ospitata da Trieste Libera – Free Trieste), al terzo la Slovenia, al quarto la Germania, al quinto la Russia, al sesto la Francia, al settimo il Regno Unito, all’ottavo la Croazia, al nono l’Ucraina, al decimo l’Austria.
Nella top ten degli articoli più letti in prima posizione troviamo PROCEDIMENTO 1757 che racconta l’avvio della causa di accertamento fiscale, promossa dalla I.P.R. F.T.T. e sostenuta da Trieste Libera, che ha raccolto l’adesione di oltre 400 cittadini.
È stato certamente l’avvenimento più atteso dell’anno e un punto di svolta determinante per la questione del Territorio Libero di Trieste. Per la prima volta i cittadini di Trieste si sono uniti citando in giudizio il Governo italiano amministratore, che pure elude i propri doveri stabiliti dal Memorandum d’Intesa di Londra del 1954 e dal Trattato di Pace del 1947.
I triestini che chiedono dopo decenni di mala amministrazione il ripristino del legittimo regime fiscale di Trieste e del suo Porto Franco sono immortalati nella foto di presentazione (sopra) che riguarda il giorno dell’udienza (il 28 novembre) con la sala della corte di Assise del Tribunale di Trieste straripante di ricorrenti.
In seconda posizione il post sulla storia della Trieste asburgica nella prima guerra mondiale con le gesta del Tenente di vascello Egon Lerch e del sottomarino U 12: UN EROE DIMENTICATO DI TRIESTE: EGON LERCH.
Sono una ventina in questo mio Blog i post dedicati alla rilettura degli eventi bellici del secolo scorso, in particolare del Primo conflitto mondiale, dalla parte di Trieste e dell’Austria.
Si tratta di quella “storia cancellata“, che i triestini non hanno potuto apprendere perché l’Italia vincitrice ha qui imposto solo le proprie “verità”, mistificando la realtà fino ai giorni nostri. Un’operazione quella italiana di assoggettamento di un popolo che ha prodotto danni spesso irreparabili. Ed è un motivo di orgoglio poter contribuire alla riscoperta della propria identità “dimenticata”.
Al terzo posto “QUELLA SCOMODA SEGNALETICA DI CONFINE” un post che affronta un’altra delle questioni determinanti per il pieno riconoscimento dell’attuale Territorio Libero: quella dei suoi confini di Stato.
Nella top ten ben quattro sono i post sull’inquinamento del Territorio Libero di Trieste e sulle responsabilità delle autorità italiane (QUEI VIGNETI INQUINATI SUL CARSO TRIESTINO, IL SILENZIO SUI RIFIUTI DELLE MAFIE A TRIESTE, IL NODO DEI RIFIUTI NEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE, e ZONE DI INTERESSE PUBBLICO).
È un argomento molto sentito: la denuncia dell’inquinamento di Trieste ad opera dall’amministrazione italiana e la battaglia legale per porvi finalmente rimedio, che proprio questo Blog ha fatto emergere prepotentemente, hanno anche portato, nel 2011, alla riapertura della questione dell’attuale Territorio Libero di Trieste con un mio intervento alla Commissione Europea, raccontata proprio nel post che apre questo blog (UN CITTADINO DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE).
La questione è trattata anche nel mio libro libro-inchiesta “Tracce di legalità – come le mafie e le corruzioni italiane inquinano il Territorio Libero di Trieste” di cui proprio quest’anno è uscita una nuova edizione (LINK).
Una questione che riguarda anche lo status del Porto Franco internazionale di Trieste (per il quale nel 2017 ci sono stati importanti sviluppi: LINK) e i diritti economici e fiscali dei cittadini e delle imprese del Territorio Libero di Trieste e di altri Stati ed infatti la mia cronaca della prima udienza della causa di accertamento fiscale (UNA LEZIONE DI DEMOCRAZIA DEL DIRITTO) non poteva mancare nella top ten.
Del problema dell’informazione a Trieste ed al ruolo del quotidiano monopolista Il Piccolo è dedicato “STAMPA LIBERA E STAMPA DI REGIME”, mentre “UN GIURAMENTO IMPOSSIBILE” affronta il nodo del servizio militare esteso dall’Italia, imposto ai cittadini del Territorio Libero di Trieste già dal Commissario Generale del Governo negli anni ’50 in violazione degli obblighi stabiliti dal Trattato di Pace.
Tratto dal blog “Ambiente e Legalità”di Roberto Giurastante
Ecco la top ten dei post del 2017:
- PROCEDIMENTO 1757/17: UNA CLASS ACTION PER IL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE
- UN EROE DIMENTICATO DI TRIESTE: EGON LERCH
- QUELLA SCOMODA SEGNALETICA DI CONFINE
- QUEI VIGNETI INQUINATI SUL CARSO TRIESTINO
- IL SILENZIO SUI RIFIUTI DELLE MAFIE A TRIESTE
- STAMPA LIBERA E STAMPA DI REGIME
- ZONE DI INTERESSE PUBBLICO
- UN GIURAMENTO IMPOSSIBILE
- UNA LEZIONE DI DEMOCRAZIA DEL DIRITTO
- IL NODO DEI RIFIUTI NEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE