Trieste, 27 gennaio 2016. – Un gruppo politici e speculatori italiani è riuscito a costringere il Commissario del Governo italiano che amministra provvisoriamente il Free Territory of Trieste, F.A. Garufi, a firmare ieri sera (26.1), tre giorni prima di andare in pensione, atti che consentirebbero lo “spostamento” del regime di porto franco internazionale dal Porto Franco Nord, detto anche “vecchio”, ad altre aree.
Il pretesto dello spostamento è ingannevole e l’operazione è illegale, perché le norme internazionali sul Porto Franco di Trieste vietano di spostare le sue aree portuali vincolate, e consentono di estendere liberamente il regime di porto franco ad aree nuove senza alcune necessità toglierlo da quelle preesistenti.
L’operazione ha due scopi reali illeciti: dirottare sui porti italiani i nuovi traffici Baltico-Adriatico eliminando la principale area di sviluppo immediato del Porto Franco internazionale di Trieste, ed utilizzarla per speculazioni edilizie ed immobiliari da 1.5 miliardi di euro. Su ambedue le azioni vi sono rilevanti interessi delle mafie italiane.
L’operazione illegale viola inoltre i diritti dell’intera Comunità internazionale sul Porto Franco di Trieste, costituito quale ente di Stato (state corporation) del Free Territory of Trieste per garantire a tutti Stati la libertà di traffico e di commercio sotto il controllo del Free Territory e di Francia, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Russia ed altri Stati successori dell’URSS, Polonia, Slovenia, Croazia ed altri Stati successori della RSFJ, Italia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svizzera, Austria, Ungheria, e per l’immatricolazione delle navi tali ultimi cinque Stati.
Il Movimento Trieste Libera – MTL dichiara e denuncia perciò, sotto propria totale responsabilità, che gli atti firmati dal Commissario Garufi sono illegittimi e forniscono la prova materiale definitiva che l’intera operazione è una truffa internazionale colossale, scandalosa ed intollerabile organizzata dalle reti di corruzione e di mafia che devastano l’intero sistema politico-istituzionale italiano, inclusi settori della magistratura che dovrebbero impedire questi reati.
Il Movimento Trieste Libera chiede la punizione penale di tutti i responsabili attivi e passivi della truffa, e delega alla International Provisional Representative of the Free Territory of Trieste – I.P.R. F.T.T. l’attivazione delle procedure di contenzioso internazionale stabilite dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 (artt. 87 ed 88; Allegato VIII, artt. 24 e 26) che ha costituito l’attuale Free Territory of Trieste ed il suo Porto Franco internazionale sotto la protezione diretta delle Nazioni Unite, ora riconfermata anche dal documento S/2015/809 del Consiglio di Sicurezza e del Segretariato Generale.
Ufficio Stampa del Movimento Trieste Libera