Alcuni politici e speculatori italiani costringono il Commissario del Governo ad autorizzare uno “spostamento” del regime di porto franco dal Porto Franco Nord.

Alcuni politici e speculatori italiani costringono il Commissario del Governo ad autorizzare uno “spostamento” del regime di porto franco dal Porto Franco Nord.
L’oggetto della diffida è una complessa ed annosa operazione per eliminare il settore Nord (detto anche “vecchio”) del Porto Franco internazionale di Trieste.
25 aprile 2014: la Commissione Tributaria Provinciale non si esprime sulla giurisdizione. La decisione è impugnata davanti al Commissario del Governo.
11 aprile 2015: Trieste Libera presenta uno studio completo ed innovativo che dimostra definitivamente l’esistenza giuridica del Territorio Libero di Trieste.
Trieste Libera chiede al Commissario del Governo nella Regione Friuli Venezia Giulia di esercitare i poteri legislativi ereditati dal Commissario Generale.
L’Autorità Portuale conferma che il Porto Franco Nord rimarrà area portuale come da Trattato di Pace: altre amministrazioni locali reagiscono aggressivamente.
Ancora sette giorni e finalmente il Tribunale di Trieste dovrà esprimersi sulla attuale validità del Memorandum di Intesa di Londra del 1954.
Il Punto Franco del Porto Franco Nord viene sospeso (illegalmente) fino al 31 dicembre 2014. Roma sta bloccando da 17 anni lo sviluppo di Trieste.
Benvenuti nel 2014. Un nuovo anno che arriva alla fine di un 2013 disastroso per l’economia di Trieste. La città vede orizzonti carichi di nubi…
Il 31 dicembre 2013 scade il decreto che sospende illegalmente il regime del Porto Franco Nord: Trieste Libera invita le autorità italiane a non rinnovarlo.