Aggiornamento: nel dicembre 2013 le prime 16.000 firme sono state inviate agli uffici alle Nazioni Unite dal Movimento Trieste Libera.
Dopo la firma del il Trattato di Pace del 1947 e l’inizio della Guerra Fredda, i veti incrociati delle potenze vincitrici hanno impedito la nomina del Governatore del neocostituito Territorio Libero di Trieste: il Governatore era un funzionario ONU che avrebbe attivato la seconda parte dell’attuale regime di amministrazione provvisoria.
Nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite vi sono infatti 5 membri permanenti (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia – succeduta all’URSS nel 1991 – e Repubblica Popolare Cinese – succeduta alla Repubblica di Cina/Taiwan nel 1971) che come tali hanno anche il diritto di veto.
Durante la Guerra Fredda, il potenziale Governatore sostenuto dalle democrazie occidentali non poteva insediarsi a causa del veto sovietico, mentre i candidati proposti dal blocco dell’Unione Sovietica erano bloccati dal veto dell’occidente. Le cose non migliorarono nemmeno dopo la rottura di Tito con Stalin nel 1948 e la creazione del blocco degli Stati non-allineati.
In questi anni il Territorio Libero di Trieste con il suo Porto Franco internazionale ha un grande valore strategico per Washington: contribuisce attivamente alla Ricostruzione Europea come uno dei 18 Stati del Piano Marshall. Mosca dal canto suo non poteva permettere che Trieste seguisse la nuova linea politica indipendente della Jugoslavia.
In quei difficili anni non è stato possibile superare i veti incrociati, ai quali si aggiungevano le feroci propagande nazionaliste italiane che rendevano assai difficile per i triestini rivendicare con forza i loro nuovi diritti (in un clima ben descritto in questo post di Roberto Giurastante: LINK).
Anche per questo, nel 1954, i Governi amministratori primari di Stati Uniti e Regno Unito hanno adottato la soluzione provvisoria di sub-affidare l’amministrazione civile provvisoria di Trieste e del suo Porto Franco internazionale al Governo – non allo Stato – italiano, che come ormai sappiamo non si è comportato esattamente secondo la legge, anche approfittando della più recente crisi dissolutiva della Yugoslavia.
Oggi i tempi sono maturi per “scongelare” la Questione Trieste:
Trieste Libera apre una nuova petizione!
Giovedì 16 maggio 2013 in Largo della Barriera Vecchia saremo presenti con un gazebo dove comincerà la raccolta delle firme per la definitiva nomina del Governatore del Territorio Libero di Trieste, secondo quanto stabilito dalle leggi vigenti. Le firme raccolte saranno poi inviate all’ONU.
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