Trieste Libera

NON HO VOTATO PER L’ITALIA

NON HO VOTATO PER L’ITALIA. Dichiarazione di rifiuto del voto presentata al seggio il 24 febbraio 2013 da Roberto Giurastante.DICHIARAZIONE DI NON VOTO CONTRO LE ILLEGITTIME ELEZIONI ITALIANE NELLA ZONA A DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE

Trieste, 24 febbraio 2013. – Oggi presentandomi al seggio alla sezione 220 di Trieste ho dichiarato la non validità delle elezioni politiche della Repubblica Italiana nella “Zona A” del Territorio Libero di Trieste, e quale cittadino del Territorio Libero mi sono dissociato dal voto, non essendo rappresentato da nessuna lista italiana ed essendo le elezioni svolte in violazione delle leggi vigenti.

L’Italia non ha infatti alcuna sovranità su Trieste, essendo questa terminata il 15 settembre 1947 in base all’art. 21 del Trattato di Pace vigente.

Il Governo italiano vi esercita una semplice amministrazione temporanea ricevuta in base al Memorandum di Londra del 1954 dai Governi di Stati Uniti e Regno Unito.

Si tratta di un genere di mandato amministrativo di tradizione britannica assai simile a quello che le Nazioni Unite avevano affidato alla Repubblica Italiana nel 1950 per l’ex colonia della Somalia.

Solo che mentre la Somalia era affidata allo Stato italiano ed è diventata indipendente solo nel 1960, il Territorio Libero di Trieste è uno Stato indipendente dal 1947, ragion per cui l’attuale mandato è stato esercitato dai Governi di Stati Uniti e Regno Unito e da loro sub-affidato ad un altro Governo, quello italiano.

L’esercizio di una amministrazione fiduciaria speciale (in questo caso una special trusteeship) da parte del Governo italiano non da ovviamente titolo alla Repubblica italiana, un soggetto terzo, d’imporre nello Stato vicino il proprio ordinamento.

Il Governo italiano deve infatti far rispettare, seppure a titolo diverso, tanto le leggi della Repubblica italiana quanto quelle del Territorio Libero, nonché ovviamente i diritti di entrambi i popoli dei quali è responsabile.

Lo dicono anche le sue leggi.

Tutte le misure amministrative attuate dal Governo italiano in esecuzione del sub-mandato di amministrazione civile provvisoria sono quindi legittime, mentre illegittime quelle assunte in sua violazione o in simulazione di sovranità.

Come sono appunto le elezioni della Repubblica Italiana, che non possono essere svolte a Trieste essendo il Territorio Libero Stato estero la cui integrità e indipendenza sono assicurate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Trieste ha diritto a svolgere elezioni proprie, separate, con le proprie leggi.

Che le elezioni della Repubblica Italiana possano svolgersi solo sul territorio nazionale è d’altronde pacificamente confermato dal Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 che lo esplicita all’articolo 1 punto 2. E Trieste non ne fa parte. Anche secondo le leggi elettorali italiane.

I cittadini di Trieste che disconoscono le illegittime elezioni italiane svolte nel loro Stato stanno quindi esercitando pienamente il diritto della legalità. A cui sembra gli amministratori italiani non siano abituati.

Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante

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