Trieste Libera

PROCESSO AL PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE

Il Porto Franco Nord, settore strategico del Porto Franco internazionale di Trieste.

Il Porto Franco Nord di Trieste.

LUNEDÌ 19 DICEMBRE AL TRIBUNALE DI TRIESTE

Lunedì 19 dicembre [2016] alle ore 10.30 al tribunale di Trieste (aula 113 piano terra) si svolgerà un processo particolare. Imputato Paolo G. Parovel, direttore del giornale indipendente La Voce di Trieste e responsabile esteri di Trieste Libera. A denunciarlo è stato l’ex sindaco di Trieste, Roberto Cosolini.

L’accusa è quella di avere denunciato pubblicamente con più articoli usciti sulla Voce di Trieste il tentativo del Comune di Trieste, capofila di una operazione coperta da tutte le istituzioni italiane, di impadronirsi illegalmente del Porto Franco Nord di Trieste per consentire una mega speculazione immobiliare e la realizzazione di un terminale di rigassificazione.

Operazioni che distruggerebbero l’economia di Trieste e del suo entroterra (LINK). Operazioni illegali, perché vietate espressamente dal Trattato di Pace con l’Italia del 1947 che costituisce il Porto Franco internazionale come ente di Stato del Territorio Libero di Trieste (Allegato VI, art. 34).

Un porto vincolato e che deve essere gestito da una Commissione internazionale composta dai delegati di oltre 20 Stati e presieduta dal rappresentante del Territorio Libero (Allegato VIII).

Gli unici ad opporsi a questa aggressione contro Trieste e il suo porto, denunciandola come criminale, sono stati Trieste Libera e Paolo G. Parovel.

Da qui l’attacco giudiziario in corso con processi intentati a puro scopo intimidatorio cercando di far desistere chi sta difendendo la legalità nell’attuale Territorio Libero di Trieste.

Lunedì 19 dicembre [2016] sotto processo non sarà solamente un giornalista coraggioso, ma l’intero ordinamento internazionale vigente. E contro di loro ci saranno solo propagande nazionaliste italiane.

Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante

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