Trieste Libera

GAS NATURAL vs LA VOCE DI TRIESTE

GAS NATURAL vs LA VOCE DI TRIESTE. Processo il 23 novembre 2016.

AGGIORNAMENTO: la battaglia contro il rigassificatore si è conclusa con successo.

GAS NATURAL vs LA VOCE DI TRIESTE

I depositi costieri di carburanti nel Porto Sud di Trieste. Il rigassificatore confinerebbe con questi impianti ad alto rischio di incidente.

IL P.M. CHIEDE 9 MESI DI RECLUSIONE PER PAOLO G. PAROVEL. LA MULTINAZIONALE SPAGNOLA GAS NATURAL CHIEDE 100.000 EURO DI RISARCIMENTO.

Mercoledì 23 novembre [2016] alle ore 10.15 continua il processo contro Paolo G. Parovel direttore del giornale indipendente “La Voce di Trieste”, accusato di diffamazione nei confronti della multinazionale spagnola Gas Natural per avere pubblicato in rete un articolo di analisi sulla rete di corruzione che vorrebbe imporre a Trieste, all’interno del Porto Franco Internazionale un terminal di rigassificazione che verrebbe realizzato vicino al principale terminal petroli del Mediterraneo (SIOT).

Si tratta di un progetto pericolosissimo per il delicato ecosistema marino del Golfo di Trieste, per la sicurezza della navigazione e per i traffici commerciali da e per i porti di Trieste e di Koper-Capodistria, unico della vicina Slovenia. Il collegamento del terminal di rigassificazione alla rete di distribuzione sarebbe garantito da una condotta sottomarina che taglierebbe in due il Golfo di Trieste.

Ma il progetto, fieramente avversato dalla Slovenia, è stato fino ad ora fortemente sostenuto dall’Italia ad ogni livello istituzionale. Tanto da consentirne l’approvazione, nonostante palesi falsificazioni documentali che hanno portato anche alla modifica dei piani di emergenza degli impianti industriali a rischio di incidente rilevante, del progetto della Gas Natural riducendone, su carta, il potenziale distruttivo (si pensi alle cisterne di carburanti e di ossigeno liquido che si troverebbero a poche decine di metri dal terminal gas).

All’udienza del 23 novembre (ore 10.15 Tribunale di Trieste – aula 113) è stato citato quale unico testimone dell’accusa l’amministratore delegato della Gas Natural Javier Hernández Sinde. La Procura della Repubblica di Trieste chiede la condanna di Paolo G. Parovel a nove mesi di reclusione. La Gas Natural chiede al giornalista un risarcimento di 100.000 euro oltre alle spese legali.

Da quando è iniziato questo anomalo processo alla libertà di informazione, la Gas Natural è finita nel mirino dell’Antimafia italiana che nel 2014 ha provveduto a sequestrarne le attività per infiltrazioni mafiose.

La notizia è stata riportata con clamore dalla stampa italiana e spagnola. Ma non nell’attuale Territorio Libero, dove a parlarne è stato solo il giornale indipendente “La Voce di Trieste”, il cui direttore si trova ora sotto processo. Sarà un caso?

Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante

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