STATO DI DIRITTO CONTRO STATO DI FATTO
Il recente documento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite S/2015/809 del 23 ottobre del 2015 che ha confermato lo stato di diritto dell’attuale Territorio Libero di Trieste pone numerosi interrogativi.
A partire dal fronte giudiziario, dove la battaglia legale per il riconoscimento dei diritti dei cittadini di Trieste è in corso da più di quattro anni.
Stabilito che, come riaffermato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il Territorio Libero di Trieste ha diritto anche ad un proprio sistema giudiziario indipendente il problema diventa ineludibile.
Tutte le decisioni giudiziarie (penali, civili, amministrativi, tributari) nelle quali venga contestata la giurisdizione dello Stato italiano sul Free Territory of Trieste non possono infatti venire affidate alla magistratura italiana, ma soltanto ad un giudice al di sopra delle parti, presso il quale anche gli avvocati italiani non abbiano obblighi politici. Visto questo conflitto di interessi, come potrebbero essere le autorità italiane a nominarlo?
Semplice: agendo in conformità con il mandato di amministrazione fiduciaria speciale sub-affidato al Governo italiano e nel rispetto delle leggi del Territorio Libero di Trieste.
Nella procedura di nomina del giudice è inoltre necessario tenere conto delle disposizioni inerenti del Trattato di Pace del 1947. Si tratta in particolare delle Clausole Finali per la risoluzione delle controversie (artt. 87 ed 86) e gli artt. 21 e 90 che, costituendo il Free Territory of Trieste quale nuovo Stato sovrano dal 15 settembre 1947 gli hanno assegnato anche la qualità di parte in tutte le controversie che lo riguardano in forma diretta od indiretta.
Si tratta ora di capire come il Governo Italiano intenderà intervenire per porre rimedio a situazioni già andate oltre ogni limite di tollerabilità. A Trieste, organi giudiziari che simulano la sovranità italiana indagano decine di cittadini del Territorio Libero, a volte pure li condannano. Per cosa? Per essersi appellati ai loro diritti stabiliti da quel Trattato di Pace.
Trattato di Pace che le leggi italiane riconoscono pienamente, mentre gli organi amministratori locali, in violazione delle stesse leggi italiane, lo negano.
Stato di fatto (simulazione di sovranaità italiana) contro stato di diritto (Territorio Libero di Trieste).
Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante