Trieste Libera

PROGETTO T.2379: LA DELIMITAZIONE DEL CONFINE DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE

PROGETTO T.2379: LA DELIMITAZIONE DEL CONFINE DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE.

Articolo del 19 febbraio 2016.

PROGETTO T.2379: LA DELIMITAZIONE DEL CONFINE DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE.

Il 10 febbraio 1947 con la firma del Trattato di Pace l’Italia perse la sovranità su Trieste. Era nato il Territorio Libero di Trieste, la cui amministrazione venne assegnata temporaneamente ad un Governo Militare Alleato (G.M.A.).

Uno dei primi compiti di questo Governo Britannico-Statunitense fu di tracciare i confini tra Territorio Libero e Italia, come descritti all’art. 4 del Trattato di Pace.

Nell’aprile del 1947 furono avviati i lavori che dovevano essere completati entro l’entrata in vigore del Trattato di Pace l’Italia, momento in cui Trieste sarebbe diventata indipendente.

Ai lavori venne assegnato il nome di PROGETTO T.2379.

Dal Trattato di Pace con l’Italia:

Parte I – Clausole Territoriali. Articolo 4.

La frontiera fra il Territorio Libero e l’Italia sarà fissata come segue:

1 – la nuova frontiera parte da un punto situato sul limite amministrativo fra le Province di Gorizia e Trieste a circa 2 km a nord-est del villaggio di San Giovanni ed a circa 0,5 km a nord-ovest della quota 208, e che costituisce il punto comune delle frontiere della Jugoslavia, dell’Italia e del Territorio Libero di Trieste, e si dirige verso sud-ovest fino ad un punto adiacente alla strada statale n. 14 e situato approssimativamente a 1 km a nord-ovest della giunzione delle strade statali n. 55 e n. 14 che rispettivamente da Gorizia e da Monfalcone vanno a Trieste;

2. da questo punto la linea si dirige verso sud fino ad un punto situato sul golfo di Panzano; ad eguale distanza da Punta Sdobba, alla foce dell’Isonzo (Soca), e da Castelvecchio a Duino, a circa 3,3 km a sud del punto ove essa abbandona la costa, punto situato approssimativamente a 2 km a nord ovest della città di Duino;

3. da questo punto la linea raggiunge l’alto mare passando ad eguale distanza dalla costa italiana e dalla costa del Territorio Libero di Trieste.

Quel Trattato di Pace è tuttora vigente, come confermato dalle stesse Nazioni Unite nel recente documento S/2015/809 del Consiglio di Sicurezza. Un documento fondamentale, essendo il Consiglio di Sicurezza il garante del Territorio Libero (Risoluzione S/RES/16 del 1947).

Si tratta quindi di confini certi, reali, che devono essere fatti rispettare e che determinano l’esistenza del Territorio Libero.

Confini che il Governo amministratore provvisorio italiano, in carica in esecuzione del vigente Memorandum d’intesa di Londra del 5 ottobre del 1954, ha fino ad ora omesso di controllare, ed anzi ha occultato rimuovendo i segnali visivi stradali di demarcazione del breve confine di Stato tra il Free Territory of Trieste amministrato e la Repubblica Italiana.

Il 10 febbraio del 2016 il Movimento Trieste Libera ha chiesto al Governo amministratore il ripristino dei segnali visivi stradali (entro 90 giorni sulle strade principali ed entro 120 giorni su quelle secondarie) lungo l’intero confine di Stato fra il Free Territory of Trieste e la Repubblica Italiana.

Il 12 e il 13 marzo 2016 inizieranno i presidi dei cittadini del Territorio Libero al confine con l’Italia: prove di ripristino dello Stato di diritto.

Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante

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