[6.8.2020]. A seguito della tragica esplosione di un deposito di fertilizzanti nel porto di Beirut, Roberto Giurastante, Presidente di Trieste Libera e di Greenaction Transnational, ha spiegato durante il telegiornale di Telequattro che rischi simili esistono anche nel Territorio Libero di Trieste.
Nel Porto Franco internazionale di Trieste e nello scalo doganale si concentrano infatti molti impianti industriali a rischio. Uno di questi è il terminal petroli SIOT, già oggetto di un attentato nel 1972.
In base alle “Direttive Seveso” i cittadini hanno il diritto di conoscere sia i piani d’emergenza relativi sia le procedure d’emergenza, ma le autorità locali non vi hanno ancora provveduto: si tratta di una grave violazione che Roberto Giurastante ha più volte denunciate in sede UE, anche con riferimento alla battaglia, vinta, contro i rigassificatori nel porto di Trieste.
Il video: LINK
Per approfondire:
Il sito internet di Greenaction Transnational: LINK
Il post “QUEL RIGASSIFICATORE CHE L’ITALIA VOLEVA IMPORRE A TRIESTE“. Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante.