Trieste Libera

1918-2018: IL LUNGO SECOLO DELLA PROPAGANDA NAZIONALISTA ITALIANA A TRIESTE

1918-2018: IL LUNGO SECOLO DELLA PROPAGANDA NAZIONALISTA ITALIANA A TRIESTE

1918-2018: IL LUNGO SECOLO DELLA PROPAGANDA NAZIONALISTA ITALIANA A TRIESTE

Foto: Fabrizio Bidussi

Cercano di sommergerci con la loro marea nazionalista. Questo è quello che sta avvenendo a Trieste in questo inizio di novembre 2018 dedicato al centenario della cosiddetta “redenzione” di Trieste con il suo falso “ritorno” all’Italia.

Trieste non è mai stata italiana, è stata annessa con la forza dal Regno d’Italia solo a seguito del disfacimento dell’Impero Austroungarico multietnico e multireligioso.

Il nazionalismo istituzionalizzato italiano e la sua lobby parassita locale cerca disperatamente di mantenere il controllo contro ogni legalità su un territorio che non gli appartiene più dal 1943.

Solo 23 anni è durata infatti la sovranità italiana su Trieste, anni durante i quali la memoria di oltre mezzo millennio di dedizione volontaria alla Casa d’Austria è stata aggredita con metodi colonialisti, anni durante i quali le comunità linguistiche e religiose che erano giunte nel Litorale Austriaco sono state perseguitate, anni che hanno precipitato l’umanità nel baratro di una seconda guerra mondiale.

Anni che la “nuova” Repubblica nata proprio dalla sconfitta dell’Italia in quel conflitto vorrebbe ora nascondere con nuove, anacronistiche ondate di nazionalismo. E lo fa con tutte le varie epifaniche istituzioni italiane impegnate da decenni a negare i diritti e parassitare il conseguente degrado del Territorio Libero di Trieste calpestando la legalità.

E noi triestini dovremmo subire il loro innato fascismo imposto con l’avallo delle loro corrotte istituzioni, festeggiare la sconfitta dei valori della Mitteleuropa per celebrare i disvalori del nazionalismo e del fascismo. Ma non ce la faranno mai a sommergerci, non questa volta.

Possono inviare qui tutti i loro Presidenti, tutti i loro politici, tutti i loro magistrati, tutta le loro Forze Armate, tutti i loro neofascisti. Non ci spaventano. Perché tutti loro messi assieme non possono cambiare le leggi che riconoscono il nostro Stato: il Territorio Libero di Trieste. Per il quale noi lottiamo con la forza inalienabile del Diritto e contro ogni potere corrotto. E le istituzioni italiane, dal loro Presidente della Repubblica in giù, non possono cambiare neanche le loro leggi che riconoscono noi “liberi” cittadini del Territorio Libero di Trieste (LINK).

Tratto dal blog “Ambiente e Legalità”di Roberto Giurastante

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