Gli impostori: i falsi indipendentisti triestini.
Articolo del 7 novembre 2015.
Ripropongo il mio articolo “Indagati per cosa?” tratto dal mio blog e pubblicato per la prima volta il 28 febbraio 2014.
Era un intervento sulle indagini all’epoca in corso da parte della Procura della Repubblica di Trieste per i fatti della manifestazione del 10 febbraio [2014] a difesa del Porto Franco Nord, organizzata da Trieste Libera.
Lunedì [9 novembre 2015] si aprirà il processo contro 17 dei 19 indagati per quella manifestazione.
AGGIORNAMENTO: Il 10 luglio 2017 il Tribunale di Trieste ha dichiarato che la manifestazione di Trieste Libera non era eversiva.
Oggi [7 novembre 2015] quel mio post del 2014 è stato ripreso dal movimento “Territorio Libero”.
Esso ne ha falsamente dichiarato la paternità utilizzandolo per un’azione propagandistica a sostegno delle elezioni comunali del 2016.
Preciso che non ho proprio nulla a che fare con il movimento politico Territorio Libero, se non subirne, dalla sua creazione (luglio 2014), pesanti aggressioni diffamatorie e minacce di vario tipo. E trovo quindi davvero di pessimo gusto che questi professionisti della diffamazione utilizzino per le loro campagne politiche i miei scritti, pure attribuendoseli.
Questo falso movimento indipendentista chiamato appositamente “Territorio Libero” è stato fondato da un gruppo di scissionisti di Trieste Libera che non ne condividevano la linea politica in quanto volevano partecipare alle elezioni amministrative del 2016 (riconoscendo così la sovranità dello Stato italiano). E abbiamo visto quali sono stati i danni portati da queste persone alla causa del Territorio Libero di Trieste.
Il movimento politico Territorio Libero non ha quindi nulla a che vedere con Trieste Libera di cui continua a cercare di sfruttare le azioni, i documenti e gli scritti a puri fini di campagna elettorale. Anzi, ne è proprio l’antitesi.
Il tentativo di questi impostori di sostituirsi a Trieste Libera per incanalare l’azione indipendentista in una più comoda (per l’Italia) richiesta di autonomia parziale è reso ancora più evidente dalla costituzione di un’associazione di categoria collegata direttamente al Movimento Territorio Libero e che utilizza in maniera fuorviante il nome di “Trieste Libera Impresa” (perché non “Territorio Libero Impresa”?) con logo simile a quello di Trieste Libera.
Personalmente sono stato da loro denunciato più volte all’autorità giudiziaria italiana che questi falsi indipendentisti non hanno mai sollevato eccezioni di giurisdizione. Al contrario, hanno pure negato il Territorio Libero di Trieste in tribunale.
Nel loro comunicato per l’udienza del 9 novembre, questi mistificatori, che organizzano addirittura delle “primarie” per andarsi a scegliere il candidato per partecipare alle illegittime elezioni italiane, dichiarano che questo processo dipenderà appunto dall’esito delle elezioni comunali del 2016. Cioè un loro successo alle elezioni depotenzierebbe il processo.
Un vero atto di sottomissione alla lobby nazionalista locale. Candidatura ed ingresso nelle istituzioni “collaborazioniste” da una parte, e clemenza dell’autorità giudiziaria filo-italiana nei loro confronti dall’altra.
In questo processo io sono imputato e ritenuto l’organizzatore e ideatore di ogni cosa: manifestazione e linea politica dell’unico Movimento legalitario che non riconoscerà mai la sovranità della Repubblica italiana nel Territorio Libero di Trieste.
Io, Roberto Giurastante, cittadino del Territorio Libero di Trieste, non parteciperò mai alle illegittime elezioni italiane imposte dall’Italia nella mia terra.
Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante
Ecco qualche post utile per ripercorrere la questione: