Il 19 aprile 2015, per il secondo anno, il Movimento Trieste Libera Austria ̶ Bewegung Freies Triest Österreich ha partecipato al Barcamp di Graz.
Il Barcamp è una forma moderna di unconference (non-conferenza) libera e dinamica, dove il contenuto delle sessioni non è predeterminato ma deciso ed influenzato dai partecipanti, offrendo così uno scambio delle idee e delle informazioni qualificato e non condizionato dalla politica e dalle istituzioni.
Claudio Schiesl, quale rappresentante del Movimento triestino-austriaco ha presentato con successo al pubblico, sotto il titolo di «Movimenti per l’indipendenza nell’Italia settentrionale e a Trieste», la questione del Süd-Tirol e in particolare quella di Trieste.
La sua presentazione si è concentrata su due argomenti principali: l’appartenenza storica di Trieste all’Austria e soprattutto la situazione dopo il 1945, con particolare riguardo al Trattato multilaterale di Pace del 1947, al Memorandum di Londra del 1954, al Trattato bilaterale italo-jugoslavo del 1975, e alle questioni tuttora aperte.
Sono state perciò trattate anche l’occupazione e le violazioni del diritto internazionale da parte dell’Italia, come la riscossione illegale di tasse, il reclutamento militare forzato dei Triestini, l’inadempimento delle norme sul Porto Franco internazionale.
Claudio Schiesl ha infine illustrato i diritti speciali che hanno sul Porto Franco internazionale di Trieste l’Austria e tutti gli altri Stati, come in particolare la Svizzera, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Polonia e l’Ungheria, ma anche gli USA, il Regno Unito, la Russia, l’India e la Cina, e i vantaggi per l’Austria e per gli altri Stati dal momento in cui tali loro diritti, stabiliti dal Trattato di Pace, saranno ripristinati.