ATTI ILLEGITTIMI DI LEGGI INESISTENTI
LA RICETTA ITALIANA PER BLOCCARE IL PORTO FRANCO DI TRIESTE
L’8 gennaio 2014 Francesca Adelaide Garufi, il Prefetto di Trieste e Commissario di Governo per la Regione Friuli Venezia Giulia ha deciso di rinnovare la sospensione del punto franco del Porto Franco Nord.
Si tratta di un atto gravissimo, commesso in totale violazione di legge (sia italiana che internazionale).
Nella miseria della disperazione dilagante, la rappresentante del Governo amministratore italiano ha impartito un’altra lezione di (anti)diritto alla città di Trieste. Come se questa ne avesse bisogno, dopo l’italianizzazione forzata e la colonizzazione mal riuscita.
La funzionaria che dovrebbe agire nel Territorio Libero come capo del Governo civile ha dimostrato che per lei la legge non ha semplicemente valore.
L’art. 70 della Legge Costituzionale n. 1/1963 precisa chiaramente che l’amministrazione civile provvisoria di Trieste continua fino ad oggi:
…i poteri di amministrazione del Commissario generale del Governo per il territorio di Trieste – esclusi quelli spettanti al Prefetto e quelli trasferiti alla Regione – saranno esercitati dal Commissario del Governo nella Regione…
Il Commissario del Governo è il capo del Governo civile locale. In altre parole deve operare in continuità con l’A.M.G. F.T.T. ovvero il primo Governo di Stato del Territorio Libero.
Per questi motivi, secondo la legge, abbiamo denunciato la reiterazione di tali atti illegittimi a danno del Porto Franco internazionale di Trieste. Un porto che esiste solo come ente di Stato del Territorio Libero ed appartiene dunque ai suoi abitanti.
Senza il suo Porto Trieste non ha futuro.
Noi, i cittadini del Territorio Libero di Trieste, vogliamo difendere il nostro futuro e la legalità.
Tutti i decreti del Commissario del Governo nella Regione che sospendano il regime del Porto Franco Nord sono contro legge. Ma sono anche in antitesi con il mandato di amministrazione fiduciaria speciale che i Governi di Stati Uniti e Regno Unito hanno sub-affidato al Governo italiano nel 1954.