Articolo di Paolo G. Parovel, originariamente pubblicato sull’edizione in rete de La Voce di Trieste il 24 settembre 2013, a questo LINK.
I link e le note sono stati aggiunti da Trieste Libera come approfondimento.
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Gli autori della violenta campagna disinformativa in corso a Trieste contro i diritti dei cittadini del Territorio Libero di Trieste stanno tentando per la seconda volta di falsificare la posizione in argomento dell’Organizzazione del Nazioni Unite strumentalizzando dichiarazioni reali o inventate di suoi funzionari.
Il 17 settembre il quotidiano locale Il Piccolo ha attribuito a questo scopo false dichiarazioni ad un funzionario italiano dell’UNRIC, il centro informazioni europeo dell’ONU, che su nostra segnalazione immediata ci ha confermato di non averle rilasciate ed ha preannunciato una smentita ufficiale dell’UNRIC al Piccolo.
Il Piccolo non ha ancora pubblicato la smentita, ed ha rilanciato nuove disinformazioni sulla posizione ONU in collaborazione con la sede regionale della RAI, la radiotelevisione pubblica, in un’operazione meno grezza ed apparentemente più credibile.
Stanno infatti pubblicando senza autorizzazione e spacciandola come parere ufficiale dell’ONU una mail di risposta inviata ad un giornalista della sede RAI da una funzionaria dell’ufficio per i rapporti con i media del Segretariato Generale delle Nazioni Unite, Morana Song. Alleghiamo qui il documento nella sua manipolazione RAI.
La funzionaria, sentita subito al telefono, ha confermato di non avere mai autorizzato il giornalista, che non l’aveva neppure contattata direttamente, a pubblicare quella mail (motivo per cui noi correttamente non abbiamo pubblicato quelle inviateci dall’UNRIC) la quale non ha pertanto valore di parere formale di uffici delle Nazioni Unite.
La mail perciò arbitrariamente pubblicata contiene l’affermazione della funzionaria che il Segretariato «considers Trieste to be an integral part of Italy»: ritiene che Trieste sia una parte integrante dell’Italia. Song ha detto di averla attinta da uno dei loro uffici di consulenza legale, senza però specificare quale e di quale organo.
La falsificazione di questo messaggio informale attuata dalla RAI e dal Piccolo consiste nel presentarlo all’opinione pubblica impreparata come se fosse un parere ufficiale e decisivo delle Nazioni Unite, mentre non lo è affatto.
Occorre infatti sapere che nel linguaggio diplomatico la formula utilizzata dalla funzionaria è di cautela: considers – ritiene, dunque non afferma. E che alle Nazioni Unite le decisioni in materia non competono al Segretariato generale, che è organo di amministrazione e rappresentanza, ma all’Assemblea ed al Consiglio di Sicurezza. [Nota: nella versione originale era erroneamente citato il Trusteeship Council, che tuttavia si occupa di amministrazioni fiduciarie ordinarie, mentre quella del Free Territory è affidata alla vigilanza del Consiglio di Sicurezza].
Ed occorre anche sapere che, come abbiamo già spiegato nel caso dell’UNRIC, i protocolli di comportamento dei funzionari delle Nazioni Unite non consentono loro di intervenire in queste forme inappropriate nelle questioni politiche e giuridiche che non sono di loro competenza.
Insomma, Il Piccolo e la RAI regionale si stanno comportando da banditi dell’informazione e con questo nuovo imbroglio vorrebbero prenderci tutti per scemi. Dunque occorre non perdere la calma ed organizzarsi per fargliene passare il vizio.
Intanto la Voce sta interpellando direttamente anche per iscritto gli Uffici pertinenti delle Nazioni Unite per ottenerne i chiarimenti dovuti.
(Paolo G. Parovel)
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