Si avvicina l’ora della sentenza. Lo scorso 8 gennaio, il giudice Leanza ha annunciato in udienza che scioglierà ogni riserva sul significato legale del Memorandum di Londra del 1954.
Il Memorandum d’Intesa sul Territorio Libero di Trieste.
Ai cittadini che affollavano l’aula è stata promessa una sentenza “secondo il diritto, non secondo la politica” ed è esattamente quello che vogliamo: LINK
La traduzione asseverata del Memorandum sul Territorio Libero di Trieste, siglato a Londra il 5 ottobre 1954, conferma che Trieste e l’allora “Zona A” del Territorio Libero si trova sotto amministrazione civile provvisoria. Tale ruolo è sub-affidato al Governo italiano dai Governi amministratori primari di Stati Uniti e Regno Unito per contro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Non solo: il Trattato di Osimo lo conferma (art. 7):
On the date of the entry into force of this Treaty, the Memorandum of Understanding signed at London on 5 October 1954 and its annexes shall cease to have effect in relations between the Italian Republic and the Socialist Federal Republic of Yugoslavia.
Each Party shall so notify the Government of the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, the Government of the United States of America and the United Nations Security Council within 30 days from the entry into force of this Treaty.
Ovvero, il Memorandum d’Intesa del 1954 cessa di avere vigore solo nelle relazioni tra Repubblica Italiana e la RSF di Jugoslavia (che non sono parti contraenti del Memorandum) e questo significa che il Memorandum continua ad avere vigenza nell’ordinamento del Territorio Libero e nelle relazioni tra i 4 governi (3 dal 1992) che lo hanno firmato.
Trieste è Libera: il 19 marzo 2014 segnerà una svolta per tutti i triestini e non solo.
Aggiornamento 1: qualche foto del presidio.
Aggiornamento 2: Roberto Giurastante commenta l’udienza sul suo blog, “Ambiente e Legalità”: LINK