JOHANN FOUSEK
Il 15 settembre 1916 infuria la battaglia per la Quota 208 Nord. Le “maligne gemelle” come vengono chiamate le due Quote 208 affiancate che dominano il Vallone sbarrando la strada dell’altopiano di Comeno alle truppe italiane.
Si tratta di due muniti caposaldi austroungarici perni della linea difensiva avanzata del fronte meridionale dell’Isonzo. A ondate, sotto il tiro delle artiglieri e delle mitragliatrici, e incuranti delle perdite gli attaccanti delle brigate Chieti e Macerata riescono a sfondare la prima linea difensiva austroungarica, conquistano la cima di Quota 208 e ora minacciano una manovra di doppio aggiramento verso nord e sud.
La situazione dei difensori si fa più critica di ora in ora. A difendere la zona si trovano i boemi del IV° battaglione dell’I.R. 102 che costretti ad arretrare utilizzano ogni dolina come nuovo caposaldo. Il comando di battaglione ordina alle tre compagnie schierate di resistere senza cedere un metro, ma la pressione degli italiani è sempre più forte.
Alle 13 il ventiquattrenne Oberleutnant Joahnn Fousek, boemo di Hostim bei Braun, con la sua compagnia di 120 uomini si trova a dovere prendere decisioni determinanti per la sorte dell’intero fronte.
Sa che non potrà aspettarsi alcun aiuto in tempi brevi: il suo reparto è isolato. Gli italiani attaccano in massa e se sfondano il settore tenuto dalla sua compagnia dilagheranno alle spalle delle difese delle Quote 208 mettendo a rischio l’intero settore austroungarico.
Cessato il bombardamento, Fousek raggruppa i suoi uomini usciti dai ricoveri in grotta e organizza il fuoco di fucileria contro gli attaccanti arrivati ormai a 30 metri.
I boemi riparati dietro i muretti di pietre carsici falcidiano gli avversari, che sorpresi dalla vigorosa reazione tentennano: a questo punto Johann Fousek, pur ferito alla mano, trascina i suoi uomini all’attacco e dopo un furioso combattimento a colpi di bombe a mano respinge i nemici, fa prigioniera un’intera compagnia italiana, e riconquista la Quota 208 Nord alle 14.50 mantenendola fino all’arrivo di un battaglione della Landsturm.
Nell’azione la solitaria compagnia di Fousek si era trovata a confrontarsi contro tre compagnie italiane. Lo sfondamento del 124° reggimento della Brigata Chieti e della 31a divisione italiana viene arrestato dalla vigorosa reazione dei cechi del IV° battaglione dell’I.R. 102 e dal deciso e imprevedibile contrattacco portato con una singola compagnia dal coraggioso Oberleutnant Joahnn Fousek.