
La difesa del nostro Stato indipendente, il Territorio Libero di Trieste, passa anche attraverso il recupero della nostra storia, l’affermazione della nostra storia.
Non quella che ci è stata imposta dall’Italia nelle scuole del Territorio Libero di Trieste. Scuole in cui inizia il percorso formativo dei cittadini.
Scuole che spesso raccontano una storia diversa da quella che si tramanda nelle famiglie, anzi, cercando di cancellarla e di eliminare il ricordo di antenati “scomodi” che hanno combattuto con valore per difendere Trieste e l’Austria-Ungheria dalla feroce aggressione italiana.
O che semplicemente promuovono i valori della tolleranza e del rispetto quando si parla dell’Unione Europea.
Salvo poi giustificare gli orrori del fascismo o del nazionalismo italiano durante e dopo la secondo Guerra Mondiale nascondendo quelle scomode verità che non “rovinano” la reputazione agli italiani “brava gente”.
Ed è da lì che è cominciato il furto della nostra anima. Scuole di regime italiane al posto di quelle del nostro Stato: così sono state formate generazioni non di cittadini del Territorio Libero di Trieste ma di “schiavi” al servizio dell’Italia.
Senza il nostro passato non potremo costruire il nostro futuro. L’Italia lo sa bene, e per questo ha investito molto a Trieste, a partire dalle scuole, per mantenere al potere una “casta” di politici locali corrotta e al loro servizio.
La nostra “vera” storia, deve essere ora ricostruita: pezzo per pezzo. Fino ad arrivare a cancellare la simulazione della sovranità italiana sul Territorio Libero di Trieste e sul suo Porto Franco Internazionale.