Trieste Libera

Il Movimento Trieste Libera diffida pubblicamente tutti coloro che si spacciano per suoi nuovi dirigenti

Il Movimento Trieste Libera diffida pubblicamente tutti coloro che si spacciano per suoi nuovi dirigenti.

Articolo del 1 giugno 2014.

Il Movimento Trieste Libera diffida pubblicamente tutti coloro che si spacciano per suoi nuovi dirigenti

Trieste, 1° giugno 2014 – Dal 10 maggio (2014) alcuni ex dirigenti espulsi per fatti gravi dal Movimento Trieste Libera si sono impadroniti illegalmente delle sue comunicazioni internet per aggredire con diffamazioni i dirigenti legittimi in carica e tentare di sostituirli con persone proprie, nominate il 31 maggio da un’assemblea illegittima che ha raccolto il 10-15% dei tesserati.

Il Movimento Trieste Libera diffida perciò pubblicamente quelle persone dall’abusare ulteriormente dell’identità, degli strumenti di comunicazione e dei dati del Movimento, ha già avviato le necessarie azioni difensive penali nelle ipotesi di truffa, diffamazione ed altre, e sta predisponendo le azioni civili per il risarcimento dei danni.

Il Movimento Trieste Libera rende evidente che i diffidati hanno in realtà creato sotto falso nome un’organizzazione politica nuova e con scopi diversi. Hanno infatti dichiarato nella loro assemblea che intendono trasformarsi in partito nelle elezioni italiane, contestare i confini con Slovenia e Croazia e fomentare gli indipendentismi in Italia.

Il Movimento Trieste Libera ritiene che tali scelte politiche siano irresponsabili, dannose all’affermazione internazionale legalitaria dei diritti politici ed economici del Territorio Libero di Trieste, e pericolose. Tra i fatti gravi documentati per cui il Movimento ha dovuto espellere gli attuali creatori della nuova organizzazione vi sono infatti sia ammanchi contabili, sia condanne, procedimenti ed indagini penali per truffe, violenze, traffico e spaccio di droga, ed altro.

Il Movimento Trieste Libera, forte della maggioranza (85-90%) dei suoi associati continua dunque con inflessibile determinazione, pulizia, trasparenza e risultati crescenti, nella battaglia per la piena attuazione dei diritti del Territorio Libero di Trieste, come formato dalla città, dal suo porto franco internazionale e dai cinque comuni finitimi. L’assemblea del Movimento si terrà il 21 giugno al Teatro Bobbio.

Si precisa, infine, che la presente diffida a spacciarsi per nuovi dirigenti del Movimento Trieste Libera è formulata in particolare nei confronti delle persone che la nuova organizzazione ha pubblicizzato come tali, e cioè i sig.ri: Stefano Ferluga, Vito Potenza, Adriano Ciacchi, Luca Milkovitsch, Marco Pizzi, Andrej Rupel, Claudio Beorchia, Andrea Rodriguez, Tamara Heidebrunn, Diego Gropaiz, Patrizia Palcini, Pietro Caenazzo.

Ufficio Stampa del Movimento Trieste Libera

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