Trieste Libera

La prima prova documentale che gli ex dirigenti “golpisti” Stefano Ferluga, Vito Potenza e Claudio Beorchia mentono

Ecco la prima prova documentale che gli ex dirigenti “golpisti” Stefano Ferluga, Vito Potenza e Claudio Beorchia mentono ai soci di Trieste Libera, alla stampa ed alla popolazione triestina.

Articolo del 31 maggio 2014.La prima prova documentale che gli ex dirigenti “golpisti” Stefano Ferluga, Vito Potenza e Claudio Beorchia mentono

Trieste, 31 maggio 2014. – Una violenta campagna di aggressione disinformativa dall’esterno e dall’interno contro il Movimento Trieste Libera sta creando disorientamento nell’opinione pubblica, in particolare perché alcuni ex dirigenti espulsi per motivi disciplinari stanno diffondendo una quantità enorme di informazioni false in particolare per fatti dei quali il Movimento li ha chiamati a rispondere nell’assemblea del 21 giugno.

Così sugli ammanchi di cassa della grande festa popolare del luglio 2013 l’allora Presidente Stefano Ferluga ha dichiarato al Piccolo (14.5) che «i conti tornano al centesimo», e l’ex consigliere Claudio Beorchia ha negato del tutto (31.5) l’ammanco di 60 mila euro, mentre l’ex segretario Vito Potenza ha dichiarato ad un gruppo di soci (Primorski dnevnik 30.5) che ci sono stati solo 60.000 euro di spesa e 9.000 di incasso netto, dunque nessun ammanco.

Il Movimento Trieste Libera è in possesso del “Rapporto” d’indagine interno sulla festa sottoscritto il 20.12.2013, siglato e sottoscritto dai membri della commissione interna formata da Roberto Giurastante (presidente attuale), Vito Potenza e Claudio Beorchia.

Il rapporto, formato da nove pagine recto/verso e nove documenti allegati, con tabella calcolo riassuntiva (“allegato 7”) che evidenzia un ammanco sugli incassi di 60.000 euro, con pesanti conseguenze sulle disponibilità finanziarie del Movimento.

Lo stesso rapporto ne attribuisce le responsabilità all’allora presidente Stefano Ferluga ed ai sig.ri R.U. e D. B., da lui incaricati dell’organizzazione della festa e degli acquisti, e raccomanda di sospenderli da qualsiasi incarico in attesa dei provvedimenti disciplinari.

Il rapporto sottolinea inoltre il malcontento degli aderenti per il fatto che chi avrebbe dovuto fare subito chiarezza (cioè l’allora presidente Stefano Ferluga) si mostrasse reticente.

In gennaio il nuovo presidente Roberto Giurastante ed il nuovo consiglio direttivo hanno perciò incaricato una nuova commissione di completare le indagini, terminate il 10 maggio 2014 per essere incluse nel bilancio da discutere ed approvare nell’assemblea del 21 giugno.

Ma Stefano Ferluga, Vito Potenza, Claudio Beorchia e gli stessi R.U. e D.B. hanno tentato, assieme ad altri, di impedirne la discussione convocando un’assemblea illegittima al 31 maggio per spodestare il presidente ed il direttivo con accuse false che hanno disorientato la gente.

Per dissolvere ogni dubbio in argomento il Movimento rende ora qui pubbliche le parti significative del documento (pagine 1, 7, 8, 9, allegato 7) che provano la falsità delle loro dichiarazioni attuali alla stampa ed agli associati.

Ognuno ne tragga le proprie conclusioni sulla credibilità degli attacchi pubblici ed interni che queste persone stanno portando al Movimento.

Il documento: QUI

2 pensieri su “La prima prova documentale che gli ex dirigenti “golpisti” Stefano Ferluga, Vito Potenza e Claudio Beorchia mentono

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