7 ottobre 2014: Trieste Libera si rivolge al Ministro Lupi, all’ONU ed alle ambasciate dei Paesi interessati per i diritti del Porto Franco internazionale.
Conferenza stampa lunedì 6 ottobre ore 11: Trieste Libera interpella il ministro Lupi e le ambasciate a Roma sul Porto Franco
Aggiornamento: ecco i documenti presentati da Trieste Libera il 6 ottobre 2014 e relativi alla difesa del Porto Franco internazionale di Trieste.
I DOCUMENTI DI VIENNA
12 settembre 2014: Trieste Libera a Vienna con una nuova iniziativa politico-diplomatica per il Territorio Libero ed il Porto Franco internazionale di Trieste.
Trieste Libera diffida Roma da Vienna sul Porto Franco internazionale
Vienna, 2014. Trieste Libera: “l’Italia viola i Trattati bloccando il Porto Franco internazionale di Trieste”. Presentati nuovi documenti per il Porto Franco.
Trieste Libera News: Trieste – Wien 9-9-14
[VIDEO ] Vienna, 10 settembre 2014. Trieste Libera News ha ripreso la conferenza stampa del Movimento Trieste Libera dedicata al Porto Franco internazionale.
Da Trieste Libera 336 osservazioni al piano regolatore
24 luglio 2014: Trieste Libera presenta 336 richieste di revoca del PR. Comune e Regione abusano del PR per agevolare la speculazione nel Porto Franco Nord.
POLITICI, APPALTI E MAFIE A TRIESTE PRIMA E DOPO L’ARRESTO DI MALTAURO PER GLI APPALTI DELL’EXPO DI MILANO
La Voce di Trieste è il solo giornale a denunciare la tentata speculazione illegale a danno del Porto Franco Nord e gli interrogativi antimafia connessi…
MAFIE SUL PORTO INTERNAZIONALE DI TRIESTE
L’Autorità Portuale conferma che il Porto Franco Nord rimarrà area portuale come da Trattato di Pace: altre amministrazioni locali reagiscono aggressivamente.
RIGASSIFICATORE NEL PORTO DI TRIESTE: REVOCA DEL DECRETO DI COMPATIBILITÀ ANCORA SOSPESA
Il progetto di rigassificatore della spagnola Gas Natural nel canale di Zaule all’interno del porto di Trieste è sospeso, ma non ancora cancellato.
NELL’ORA DELLA VERITÀ
I dati sono da capogiro: 256 milioni di euro predati illecitamente al porto di Trieste sono finiti nel solo 2012 nelle casse dissestate dello Stato italiano.