Sostenere la causa per il Porto Franco internazionale.
Come sanno tutti coloro che seguono i nostri media in rete, le azioni legali e le campagne informative di Trieste Libera e della I.P.R. F.T.T. per la difesa dei diritti di Trieste e del suo Porto Franco internazionale proseguono con successo rilevante.
Negli scorsi 12 mesi le notizie in italiano ed inglese sul nostro lavoro tenace, concreto e qualificato sono state seguite con attenzione da oltre 2 milioni di lettori nei principali Paesi del mondo, ad iniziare da USA, Regno Unito, Francia, Germania, Russia, Cina (PRC), Singapore, Hong Kong, India, Israele, Belgio, Paesi Bassi.
La stampa locale condizionata a politici e partiti nasconde invece tutte le notizie sulle nostre attività e tenta di screditare la battaglia per Trieste dando spazio a dichiarazioni sgangherate di alcuni “indipendentisti” da osteria e propagandando le vanterìe del sindaco Dipiazza e del “governatore” Fedriga sulla truffa del cosiddetto “porto vecchio”.
Ma questa disinformazione locale sistematica non modifica il fatto che in realtà le nostre azioni legali stanno ostacolando a più livelli il perfezionamento della truffa, incrementando l’interesse internazionale a bloccarla.
Ora anche la causa promossa dall’I.P.R. F.T.T. a difesa del Porto Franco internazionale, dopo una sentenza d’appello scandalosa è approdata finalmente in Cassazione, ma con rinvio obbligatorio alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (si vedano i dettagli a questo LINK).
La questione è vitale per Trieste, perché le controparti vorrebbero imporre le loro false tesi che “il Territorio Libero di Trieste giuridicamente non esiste e non è mai esistito” e che le clausole relative del Trattato di Pace del 1947 sono “superate”.
Ma se questo fosse vero non avrebbe esistenza giuridica nemmeno il Porto Franco internazionale di Trieste, che è costituito quale ente di Stato del Territorio Libero ed è soggetto a diritti di tutti gli Stati e delle loro imprese.
Ci troviamo perciò in una fase importantissima della battaglia legale per la difesa dei nostri diritti, del nostro futuro e di quello del nostro Stato.
I costi di questa battaglia legale devono essere per ora sostenuti direttamente dalle organizzazioni, dai cittadini e dalle imprese che vi hanno aderito.
Trieste Libera ha già dovuto anticipare anche una prima parte delle spese per avviare la causa in Cassazione e davanti alla giustizia internazionale.
Per coprire queste prime spese dobbiamo quindi ora chiedere a tutti i partecipanti alla causa un contributo di 50 €. Un contributo non eccessivo ad una battaglia di enorme valore per noi tutti e per le generazioni future.
Il contributo si può versare in segreteria (Piazza della Borsa 7, piano ammezzato) da martedì a venerdì, dalle 9.30 alle 12, oppure con bonifico (Intestatario: Trieste Libera; IBAN: IT94F0306909606100000075057 BIC/SWIFT: BCITITMM929).
Presente! Grazie per il vostro lavoro inestimabile! ❤️