Trieste Libera non ha insultato nessuno
Rettifica di data 29 maggio 2016.
Le cronache elettorali a pagina 27 del Piccolo del 29 maggio sotto il titolo «Lite tra indipendentisti in piazza della Borsa» affermano, travisando dannosamente i fatti, che sabato 28 Trieste Libera avrebbe «deciso di sabotare un comizio autorizzato» di Giorgio Marchesich in piazza della Borsa diffondendo dalla propria sede «un discorso a tutto volume» in quello che sarebbe divenuto così «un comizio a due voci con tanto di insulti», che si lasciano così intendere reciproci.
In realtà non ci sono stati né sabotaggio, né lite, né insulti reciproci.
Trieste Libera aveva iniziato quel pomeriggio la diffusione, che continuerà nei prossimi giorni, di un breve messaggio registrato sull’astensione motivata dal voto ed i relativi moduli.
Ignoravamo fosse previsto anche un comizio del sig. Marchesich, che invece di segnalarcelo chiedendoci di sospendere temporaneamente il nostro messaggio si è messo a gridare dai suoi altoparlanti insulti verso dirigenti di Trieste Libera, che non ha risposto in alcun modo, e non ha insultato nessuno.
Roberto Giurastante
presidente di Trieste Libera