Trieste Libera

CHI DIFESE TRIESTE ED IL TLT DAL 1945 AL 1954: IL BETFOR

CHI DIFESE TRIESTE ED IL TLT DAL 1945 AL 1954: IL BETFOR

Alla fine della seconda guerra mondiale Trieste liberata dagli Alleati venne difesa nella sua nuova indipendenza dalle truppe degli Stati Uniti e del Regno Unito. Le truppe alleate dovevano vigilare sul rispetto del Trattato di Pace contro ogni tentativo di destabilizzazione del piccolo Stato da parte in particolare del pericoloso vicino, l’Italia, che non era disposta ad accettare la perdita di Trieste.

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Furono anni difficili quelli tra il 1947 e il 1954: l’A.M.G. F.T.T. (primo governo di Stato dell’attuale Territorio Libero di Trieste) aveva anche il delicatissimo e difficile compito di mediare disinnescando una potenziale escalation tra Italia e Jugoslavia. Se da un lato Tito si stava avvicinando all’occidente dopo la rottura con l’Unione Sovietica, in Italia stava riemergendo il vecchio nazionalismo italiano di derivazione fascista, che operava con un nuovo volto nella neonata Repubblica, dove in molti si dichiaravano pronti a fare la guerra per Trieste, e non solo.

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A Trieste si instaurò così un clima di terrore con le squadracce dei nazionalisti italiani (spesso delinquenti ed ex fascisti arruolati ed infiltrati nel Territorio Libero dal nuovo governo italiano) che effettuavano raid punitivi contro chiunque osasse manifestare “sentimenti anti-italiani” ovvero riconoscersi cittadino del Territorio Libero di Trieste oppure aiutare gli Alleati ad amministrarlo.

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Questo clima di tensione esasperò i triestini: secondo alcuni le violenze dei nazionalisti italiani erano tollerate se non consentite, altri avevano paura, in molti erano delusi e amareggiati da chi doveva garantire la stessa esistenza del loro Stato. Così cominciarono le prime migrazioni di massa.

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La rilettura critica di quanto avvenne settanta anni fa ci consente ora di dire che le truppe alleate impegnate nel Territorio Libero di Trieste tra il 1945 e il 1954 svolsero egregiamente il loro compito. Ad esempio, abolendo le vergognose leggi razziali proclamate proprio a Trieste dal regime fascista

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Non potevano semplicemente andare oltre i limiti imposti dalle decisioni politiche. Quelle che i cittadini di Trieste hanno lungamente scontato nel purgatorio della Guerra Fredda, della propaganda e della disinformazione.

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Un purgatorio da cui, solo negli ultimi anni, grazie all’azione del Movimento Trieste Libera, stanno uscendo con le proprie forze facendo valere i loro diritti, a partire dal ripristino della regolare amministrazione del loro piccolo Stato e del loro grande ed unico Porto Franco Internazionale. Che proprio durante l’amministrazione alleata raggiunse i record storici dei traffici marittimi e giocò un ruolo fondamentale nella ricostruzione dell’Europa (Piano Marshall): LINK.

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Il ricordo delle truppe del BETFOR (British Element Trieste Force) che, assieme ai loro colleghi americani del TRUST (Trieste United States Troops), fecero rispettare il Trattato di Pace garantendo così la continuità della stessa amministrazione provvisoria, è affidato anche al cimitero militare britannico dove riposano i soldati inglesi che tra il 1945 e il 1954 difesero Trieste.

Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante

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