Trieste Libera: “stop ai processi illegittimi”
Aggiornamento: nel luglio 2017 il processo si è concluso. La manifestazione di Trieste Libera a difesa del Porto Franco internazionale non era eversiva.
Trieste, 23 maggio 2016. – Alla terza udienza del processo politico nei confronti di 17 cittadini del Territorio Libero di Trieste intentato dalle autorità italiane, i 5 imputati rappresentati dal Movimento Trieste Libera hanno abbandonato l’aula dopo il rifiuto del giudice di esprimersi dichiarando la giurisdizione con la quale stava operando.
La contestazione sulla giurisdizione è fondamentale per la validità stessa del processo in quanto ogni atto del giudice illegittimo è viziato da nullità assoluta.
È la seconda volta in questo processo che gli imputati abbandonano l’aula disconoscendo l’autorità del giudice italiano che agisce al di fuori della propria giurisdizione.
Gli attivisti del Movimento sono sotto accusa per aver manifestato a difesa del Porto Franco internazionale di Trieste. In base al Trattato di Pace con l’Italia del 1947, quel porto è un ente di Stato del Territorio Libero. Tuttavia i partiti italiani lo minacciano con una speculazione edilizia in odor di mafia da 1,5 miliardi di Euro, sostenuta a tutti i livelli.
La prossima udienza si terrà nel pomeriggio del 27 giugno [2016].
Il breve video girato all’uscita dall’aula, subito dopo la dichiarazione al giudice: LINK
Breve cronologia di questo processo politico:
10/2/2014. Trieste Libera manifesta per il Porto Franco Nord.
26/6/2014. Il Pm Frezza accusa di eversione? Trieste Libera replica e denuncia.
9/11/2015. Trieste: rinviato processo contro gli indipendentisti dopo la prima udienza.
16/11/2015. Commento alla seconda udienza sul blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante: CINQUE SU DICIANNOVE.
27/11/2015. L’analisi “La prima vittoria giudiziaria del Free Territory of Trieste” del giornale investigativo “La Voce di Trieste” in punta di giurisdizione: LINK
29/2/2016. Commento alla terza udienza, dal blog, “Ambiente e Legalità”: SENZA PAURA.
El giudice xe stado messo da la aministrazion, legale o illegale, quindi lui conduci el servizio sotto ordini dell’amministrazione. El problema xe la aministrazione, da quando che i taliani xe entrai illegalmente de partenza…..(26 ottobre 1954) le truppe italiane fecero il loro ingresso in città. Nel Memorandum di Londra non venne comunque citata la sovranità: venne concessa l’amministrazione civile rispettivamente dell’Italia sulla zona A e della Jugoslavia sulla zona B.
Come pol solo che i slavi, inglesi e americani decider quel decreto che chiaramente istruiva le altre nazioni che faceva parte del MOU del 1947 a Parigi.
El problema ga comincia nel 1954, non el iera valido de partenza. Quindi i tagliani non doveva neanche venir dentro nel 1954. Tirarli fora adesso senza aiuto delle nazioni del ex impero Austro-Ungarico sara impossibile.
Sulla questione della legittimità invitiamo a leggere l’analisi del La Voce di Trieste sui doveri dei pubblici ufficiali: LINK
Sostenere che il Memorandum di Londra sia illegale è stupido e controproducente, perché proprio la sua violazione di permette di contrastare le azioni illegali del governo amministratore.
A parte questo, ci permettiamo di sottolineare che chiamare “slavi” gli Jugoslavi è superficiale (sono slavi anche i cechi, gli slovacchi, i russi e un sacco di altri popoli…) quando non offensivo. Condividiamo invece l’importanza di rinsaldare i legami con la Mitteleuropa, non a caso ci sono 5 Stati (comprese proprio Cechia, Slovacchia, Austria, Ungheria e la Svizzera).
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