Trieste Libera

IL DRAMMA DELLA POVERTÀ NEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE

IL DRAMMA DELLA POVERTÀ NEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE

Articolo dell’8 ottobre 2015.

IL DRAMMA DELLA POVERTÀ NEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE

L’emergenza della miseria sta investendo una terra senza difese. Sta accadendo nel Territorio Libero di Trieste sotto l’amministrazione civile provvisoria del Governo italiano.

Qui il dramma è reso ancora più acuto dalla necessità per le istituzioni italiane di coprire una situazione determinata esclusivamente dal loro malgoverno.

Un malgoverno garantito dai politici collaborazionisti locali e diventato predazione continuata del patrimonio dello Stato amministrato attuata per decenni a danno dei cittadini amministrati e dell’intera comunità internazionale.

Il Territorio Libero di Trieste è stato così trasformato in una sorta di colonia moderna, dove di moderno esiste solo il metodo utilizzato dalla “Camorra” nazionalista italiana locale per spogliare delle loro ricchezze i triestini.

Agenzia delle entrate, Guardia di Finanza, Equitalia, Agenzia delle dogane: sono gli esecutori. Con la ovvia copertura dell’autorità giudiziaria che qui svolge gli interessi del nazionalismo italiano e ne è il controllore e garante.

L’impoverimento di Trieste è da valutare non solo nei beni sottratti ai suoi cittadini con il pagamento forzoso di tasse non dovute e all’abuso dei suoi beni pubblici – incluso il Porto Franco internazionale, ma anche in termini di mancato sviluppo economico. Quella che sarebbe potuta diventare la principale area di interscambio economica dell’Europa è stata invece ridotta a misera periferia degradata della corruzione italiana.

Quarantamila triestini costretti ad emigrare per sfuggire alla miseria. Cinquantamila triestini al limite o sotto la soglia di povertà. Un triestino su tre si trova in questa condizione. Questo il risultato di sessanta anni di amministrazione provvisoria italiana. Un’amministrazione che con il suo malgoverno ha distrutto il Porto Franco di Trieste e dissipato centinaia di miliardi di euro e decine di migliaia di posti di lavoro.

Mentre la polizia comunale intensifica la caccia ai mendicanti, che altri non sono che cittadini abbandonati al loro destino dalle istituzioni che dovrebbero proteggerli, la rabbia del popolo degli emarginati sta crescendo. E con essa la voglia di riscattarsi da questa amministrazione infedele e prettamente mafiosa.

[Nel 2014] il Movimento Trieste Libera ha lanciato l’allarme su questa situazione dirompente che vede coinvolte sempre più persone. Un vero crollo del tessuto sociale che rischia di innescare reazioni incontrollabili. La denuncia di Trieste Libera al Governo italiano e all’autorità giudiziaria per un urgente intervento a tutela dei cittadini ridotti alla fame e alla disperazione, a seguito dell’abbandono da parte delle amministrazioni pubbliche locali, è rimasta però senza risposta e senza alcun intervento effettivo.

Di seguito un estratto di questa denuncia nella quale vengono messe in evidenza le responsabilità, anche penali, degli amministratori provvisori del Territorio Libero di Trieste. Da notare che pur avendo interessato tutti i consiglieri comunali del Comune di Trieste, nessuno di loro ha ritenuto necessario nemmeno rispondere. Come se far finta di nulla potesse risolvere il problema.

L’emergenza umanitaria del Territorio Libero di Trieste sta per esplodere.

Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante

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I DIRITTI ECONOMICI FONDAMENTALI DEI CITTADINI DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE

(Reclamo internazionale presentato il 15.09.2014 dal Movimento Trieste Libera).

Il documento completo è pubblicato QUI.

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