Trieste Libera: dal Commissario del Governo per l’azione sui rimborsi del servizio militare
Articolo del 30 luglio 2015.
Trieste, 31 luglio 2015. – Quasi 200 triestini partecipano all’azione avviata dal Movimento Trieste Libera per la richiesta di rimborso del servizio militare che hanno dovuto prestare nelle forze armate italiane a partire dal 1956.
La denuncia principale è già stata presentata agli organismi competenti delle Nazioni Unite nel novembre scorso, e si fonda sulle norme del Trattato di Pace che hanno dichiarato il Territorio Libero di Trieste smilitarizzato e neutrale.
Due anni dopo l’insediamento nel 1954 dell’amministrazione civile provvisoria del Governo italiano, il Commissario del Governo per il Territorio di Trieste introdusse con un proprio decreto la leva italiana. La violazione del Trattato venne coperta facendo firmare alle reclute un foglio in bianco che poi veniva riempito a loro insaputa con una domanda di arruolamento volontario.
Mentre l’azione principale di risarcimento prosegue, Trieste Libera chiederà all’attuale Commissario del Governo di abrogare quel decreto. In Italia il servizio di leva obbligatorio non risulta infatti abolito, ma soltanto sospeso. Può dunque venire ripristinato in qualsiasi momento per impegni o tensioni internazionali.
La richiesta verrà consegnata al Commissario venerdì 31 luglio 2015 alle 11 nel Palazzo del Governo affacciato sull’antica Piazza Grande, o dell’Unità.
L’atto, in italiano // in English.
Ufficio Stampa del Movimento Trieste Libera
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