Trieste Libera nuovo attacco interno e gestione straordinaria.
Articolo del 13 ottobre 2014.
Il presidente Giurastante:
“Ora la massima energia contro i provocatori”
Il Movimento Trieste Libera ha subito un secondo attacco interno nell’arco di sei mesi. Il Presidente Roberto Giurastante ha assunto perciò i provvedimenti statutari di emergenza sino all’Assemblea ordinaria di febbraio. Trieste Libera ritiene che ambedue i tentativi di “golpe” interno siano stati pilotati da una stessa mano esterna per bloccare le attività internazionali sempre più incisive del Movimento.
Il primo attacco interno era arrivato in maggio, dopo che il Movimento aveva segnalato intrecci anche a Trieste tra politica e criminalità organizzata. Alcuni dirigenti si erano dimessi per tentare di sostituirsi al presidente sostenuto dagli attivisti, e non riuscendoci hanno creando un movimento opposto che fa iniziative minori per presentarsi alle elezioni italiane.
Il secondo attacco è arrivato quasi identico dopo che Trieste Libera ha allargato il 9 settembre da Vienna la sua azione per il Territorio Libero ed il Porto Franco internazionale di Trieste. Alcuni altri dirigenti hanno tentato di prendere il controllo del Movimento, ma sono stati sfiduciati dagli attivisti che hanno appoggiato il Presidente Giurastante.
Gli sfiduciati si sono perciò dimessi ora con una lettera di accuse pesanti appoggiata a un avvocato del foro di Roma e l’hanno anticipata in rete domenica 12 ottobre, scatenando polemiche mentre il Movimento partecipava ufficialmente alla manifestazione dei Sudtirolesi al Brennero.
Uno dei dimissionari ha anche convocato per il 26 ottobre una manifestazione “spontanea” non autorizzata per contrapporsi in piazza Unità alle celebrazioni italiane ufficiali, che Trieste Libera contesta ma ha dato disposizione di evitare responsabilmente per impedire provocazioni.
Il Presidente Roberto Giurastante ha perciò assunto dal 13 ottobre i poteri di emergenza del suo incarico, sostituendo i dimissionari con un Comitato di gestione straordinaria formato dagli attivisti responsabili dei settori operativi. Tutti i provvedimenti straordinari saranno poi sottoposti a discussione e ratifica dell’Assemblea di febbraio.
Il Presidente Giurastante ha dichiarato alla stampa:
«Il Movimento Trieste Libera non gioca, ma combatte seriamente qui e in sede internazionale per il Territorio Libero e il Porto Franco. Questi tradimenti interni ripetuti sono fatti per aiutare i corrotti poteri italiani ad ingannare la gente e affondare Trieste. Da oggi reagiamo perciò con la massima energia contro tutti i provocatori e gli irresponsabili, e invitiamo i cittadini a dimostare concretamente coraggio, unità e solidarietà.»
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