A Trieste è consolidato un sistema di malaffare: il clan nazionalista che governa la città dal lontano 1954, anno della disgraziata “seconda redenzione”…

A Trieste è consolidato un sistema di malaffare: il clan nazionalista che governa la città dal lontano 1954, anno della disgraziata “seconda redenzione”…
I dati sono da capogiro: 256 milioni di euro predati illecitamente al porto di Trieste sono finiti nel solo 2012 nelle casse dissestate dello Stato italiano.
Il Commissario del Governo sospende il Punto Franco nel Porto Franco Nord fino al 31 dicembre 2014: questa classe politica sta soffocando Trieste.
L’Italia riconosce l’indipendenza di Trieste con il Trattato di Pace del 1947. Il Governo italiano la amministra in base al Memorandum di Londra del 1954.
Quando ti schieri apertamente a difesa della legalità, contro un sistema di potere basato sul saccheggio sistematico, sei ben conscio che rischi la vita.
Benvenuti nel 2014. Un nuovo anno che arriva alla fine di un 2013 disastroso per l’economia di Trieste. La città vede orizzonti carichi di nubi…
23 dicembre 2013: la miseria dilaga incontenibile in Italia, ma a Trieste esistono gli strumenti giuridici per uscire da questo tunnel.
Trieste, 8 dicembre 2013: 3500 persone hanno chiesto il ripristino dei diritti del Porto Franco di Trieste, ente di Stato del Territorio Libero.
Il Questore ha vietato a Trieste Libera di sfilare davanti alla sede del quotidiano Il Piccolo nel corso della manifestazione dell’8 dicembre 2013.
Il Consiglio Comunale approva all’unanimità il nuovo Piano Portuale (fuorilegge) per il Porto Franco internazionale di Trieste.