18 luglio 2015: Trieste Libera presenta al Commissario del Governo oltre 500 firme di cittadini che chiedono il rispetto della legge sul Territorio Libero.

18 luglio 2015: Trieste Libera presenta al Commissario del Governo oltre 500 firme di cittadini che chiedono il rispetto della legge sul Territorio Libero.
Celebrare il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia contraddice il significato del 24 maggio: il sacrificio e le vittime di una guerra insensata.
Se vi è un luogo che rappresenta perfettamente la sacralità dei confini dell’attuale Territorio Libero di Trieste è certamente il massiccio del Monte Hermada.
Trieste Libera resiste alle minacce di fanatici nazionalisti italiani (di destra e sinistra) dopo aver contestato le celebrazioni militari del 24 maggio 1915.
21 maggio 2015: Trieste Libera contesta le celebrazioni politiche e militari italiane nell’anniversario dell’entrata in guerra del Regno d’Italia.
6 maggio 2015: il Porto Franco di Trieste è un Ente di Stato del Territorio Libero. La sua “sdemanializzazione” sostenuta da una lobby locale è illegale.
26 ottobre 2014: Roberto Giurastante commenta a celebrazione del 60° della “seconda redenzione” di Trieste, a partire dal fatto che non è mai avvenuta.
7 novembre 2014: Trieste Libera protesta per le celebrazioni nazionaliste organizzate dal Governo amministratore fiduciario italiano (26 ottobre – 5 novembre).
Trieste Libera espone le bandiere di Stati Uniti e Regno Unito ed organizza due giorni di incontro, discussione e conferenze nella sede di Piazza della Borsa 7.