Lo zio “Franz”, il mio caro pro zio materno. A lui ero legato da un profondo affetto. Era il mio “angelo custode” quando io bambino muovevo i primi passi. Era il mio maestro negli anni della mia infanzia. Mi chiamava “Robertainer”, soprannome a cui sono sempre rimasto affezionato. L’ho dedicato a questo stesso Blog.
Lui aveva fedelmente servito nell’esercito austro ungarico nella prima guerra mondiale, come tutti i triestini. Era della classe 1900, arruolatosi volontario a 17 anni nella fanteria di marina.
Mi parlava della vecchia Austria imperiale e di quella Trieste ordinata che non c’era più, sostituita dalla prepotenza arrogante della corrotta dominazione italiana. Ma ero ancora troppo piccolo per capire. E lui scomparve troppo presto.
Poi venne la scuola e con essa, per me, l’oblio della nostra storia. Ma quel piccolo seme rimasto sepolto per tanto tempo è alla fine germogliato e ha fatto rinascere un’identità che nessuno potrà mai cancellare.
Tratto dal blog “Ambiente e Legalità” di Roberto Giurastante
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