Modificare da Trieste la legge italiana che crea abusi nelle “amministrazioni di sostegno”
Trieste, 19 maggio 2017. – Martedì 16 maggio a Trieste lo psichiatra Andrea Michelazzi ha presentato in conferenza stampa nella sede del Movimento Trieste Libera la prima proposta di modifica completa ed immediata della legge italiana disastrosamente sbagliata n. 64/2004 che sta sostituendo i tutori e curatori di persone deboli con i cosiddetti “amministratori di sostegno”.
Il beneficio è solo nominale, perché in concreto questa legge consente al giudice tutelare di togliere ad una persona segnalata debole i diritti fondamentali di amministrare i propri beni, di decidere le proprie cure mediche e persino di ricevere la corrispondenza, e di affidarne le gestione a professionisti estranei.
Sono le stesse limitazioni dei diritti civili imposte con il procedimento di interdizione, ma con questa legge la persona coinvolta non ha più le garanzie difensive del giusto processo: l’assistenza di un avvocato, le perizie tecniche, il dibattimento ed una sentenza impugnabile.
Questa legge, oltre ad essere evidentemente liberticida ed anticostituzionale, non fornisce ai giudici i mezzi per controllare e valutare l’operato degli amministratori che hanno nominato. Ma i tribunali italiani l’hanno già applicata a decine di migliaia di persone, con l’obiettivo dichiarato di 8 milioni di amministrati in Italia.
Il risultato è una crescita continua di abusi gravissimi ed impuniti sulla vita, la dignità ed i beni dei cosiddetti “beneficiari” e delle loro famiglie, che alimenta un sistema di predazione immobiliare e patrimoniale ormai consolidato nel silenzio distratto o connivente dei politici e dei media.
Il testo di modifica della legge elaborato dallo psichiatra triestino Andrea Michelazzi è completo, perché reintroduce con precisione e competenza tutte le garanzie mediche, processuali e di controllo necessarie, ed elimina anche le ipocrisie semantiche del definire di “sostegno” l’amministrazione personale imposta e “beneficiario” l’amministrato.
A Trieste la modifica può avere applicazione immediata, perché questa città-portofranco ha lo status giuridico internazionale di Free Territory, Territorio Libero, creato e tutelato dalle Nazioni Unite con il Trattato di pace del 1947 ed affidato ai Governi degli Stati Uniti del Regno Unito in amministrazione provvisoria, che essi hanno sub-affidato dal 1954 al Governo italiano.
Il Governo amministratore vi esercita perciò anche i poteri normativi di rango legislativo attraverso un apposito Commissario del Governo, che può modificare all’istante qualsiasi legge senza dover attendere i tempi biblici del Parlamento italiano, che potrà poi utilizzare le modifiche così collaudate a Trieste.
Il video della conferenza stampa è pubblicato a questo LINK:
Ufficio Stampa del Movimento Trieste Libera
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