Verona, 11 Aprile 2014: intervento di solidarietà del Movimento Trieste Libera
Il Movimento Trieste Libera, in rappresentanza dei cittadini del Territorio Libero di Trieste, costituito nel 1947 dalle Nazioni Unite, delle quali è Paese membro, porta solidarietà a tutte le altre popolazioni vessate dal peso dei comportamenti antidemocratici dello Stato nazionale italiano, che stanno riemergendo anche con episodi assurdi come l’arresto provocatorio di un gruppo di attivisti veneti in realtà innocui, spacciandoli per pericolosi terroristi con una farsa che ha suscitato stupore e ilarità in tutto il mondo.
Trieste ha sperimentato storicamente per ultima, dopo il 1918 e di nuovo nel 1954, quel peso e quelle vessazioni dello Stato militarista formato non come una libera federazione di popoli, ma con l’ideologia nazionalista, la violenza delle armi e la mentalità dell’imperialismo, distruggendo gli Stati storicamente naturali della penisola, saccheggiando le loro ricchezze e negandone le lingue e le culture.
Nel 1915, lo Stato nazionale italiano ha mandato cinicamente al macello i popoli conquistati cinquant’anni prima, per conquistare anche le nostre terre e, soprattutto, il porto franco internazionale di Trieste. Ci hanno impedito di sviluppare il porto, impedito di parlare le nostre lingue, italianizzato nomi, cognomi e toponimi, proprio com’è accaduto in Sud Tirolo, falsificando la nostra memoria storica e sottoponendo la nostra gente a tutte le violenze ed i razzismi di regime che si sono succeduti sino alla fine della seconda guerra mondiale.
Nel 1947, le Nazioni Unite ci hanno riconosciuto, con il Trattato di Pace di Parigi, lo status di Stato indipendente, il Territorio Libero di Trieste, con un suo porto franco internazionale, dichiarando cessata la sovranità italiana all’articolo 21 dello stesso Trattato, sottoscritto dalla Comunità internazionale.
Quel Trattato e le leggi esecutive sono ancora in vigore, secondo la stessa Comunità internazionale e nello stesso ordinamento italiano. Che lo Stato nazionale italiano viola fingendo di aver acquistato la sovranità sul Territorio Libero, approfittando del fatto che il Governo Italiano ne ha ottenuto, a partire dal 1954, la sola amministrazione civile provvisoria su mandato fiduciario internazionale.
Con quest’inganno nazionalista, che viola il diritto internazionale e che ci è stato imposto con nuove violenze materiali, economiche e culturali, hanno di nuovo annichilito il nostro porto franco internazionale, saccheggiato l’economia e gravati con tasse enormi che, secondo lo stesso Trattato di Pace, non siamo tenuti a pagare, riducendo così in miseria crescente uno dei principali porti d’Europa e del Mediterraneo, nonché una città multiculturale unica, con oltre mezzo millennio di storia mitteleuropea.
Noi triestini abbiamo detto basta, e chiediamo il riconoscimento internazionale di tutti i nostri diritti di Stato, di lavoro e di cultura. Riteniamo perciò giusto che anche i popoli della penisola italiana chiedano ed ottengano il riconoscimento di tutti i loro diritti, incluso quello di lottare democraticamente per questo, senza subire repressioni né provocazioni.