Trieste – 29 marzo 2014: Oggi (29.3) il Movimento Trieste Libera ha depositato una denuncia penale alle autorità di garanzia internazionali e italiane su abusi sistematici in Italia nelle sottrazioni giudiziarie di bambini alle famiglie e nelle “amministrazioni di sostegno” di adulti in difficoltà.
La denuncia, che non ha precedenti ed espone il problema in 20 cartelle d’analisi giuridica e riferimenti fattuali, segnala una concentrazione che definisce “abnorme” di questi abusi a Trieste su ambedue le categorie di soggetti deboli.
In Italia gli affidi e le amministrazioni di sostegno vengono decisi dal Giudice Tutelare per semplice decreto su istruttoria discrezionale senza difesa processuale degli interessati e delle famiglie, ed una gran parte delle “amministrazioni di sostegno” viene affidata non all’attività gratuita di famigliari, ma ad avvocati e privando la persona del diritto di amministrare i propri beni, di decidere le proprie cure e di ricevere la corrispondenza.
Si tratta perciò di violazioni dei diritti fondamentali e costituzionali della persona e della famiglia, con provvedimenti in buona parte ingiustificati che causano sofferenze gravi sino al suicidio e vanno ad alimentare due “mercati“ anomali: uno degli elevati costi di ricovero pagati dai Comuni per ogni bambino, e l’altro di operazioni sui patrimoni mobiliari ed immobiliari degli amministrati.
I due “mercati anomali”, che ammontano a centinaia di milioni di euro, sono perciò coperti dal silenzio interessato di influenti categorie coinvolte, e Trieste avrebbe da sola il 40 % del totale nazionale degli affidi di minori al circuito delle “case-famiglia” (dati ISTAT), più 4000 “amministrazioni di sostegno” affidate per oltre metà ad avvocati.
Il Movimento Trieste Libera ha inviato la propria denuncia anche alle autorità europee e internazionali rilevando che le leggi italiane non possono avere applicazione diretta a Trieste, perché secondo gli strumenti internazionali specifici (Trattato di Pace di Parigi del 1947 e Memorandum d’intesa di Londra del 1954) la città-porto franco adriatica si trova ancora sotto amministrazione fiduciaria del Governo italiano e non dello Stato italiano. Sullo status internazionale di Trieste è in atto un vivace dibattito politico e storico-giuridico.
Testo completo della denuncia (in PDF): QUI
Aggiornamento: nel 2017 Trieste Libera ha proposto un emendamento della legge sulle amministrazioni di sostegno per porre rimedio agli abusi. Il video: LINK