CHIESTO IL DEPOSITO DELLA SENTENZA NELLE LINGUE UFFICIALI (ITALIANO E SLOVENO) DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE
Con istanza presentata l’11 ottobre 2013 il legale di Trieste Libera ha richiesto che il Tribunale Amministrativo Regionale del Friuli Venezia Giulia rediga la sentenza del ricorso presentato dal movimento per richiedere l’annullamento delle elezioni regionali nelle lingue ufficiali del Territorio Libero di Trieste.
In base all’art. 7 dell’allegato VI del Trattato di Pace del 1947 le lingue ufficiali del Territorio Libero di Trieste sono l’italiano e lo sloveno.
Il Governo italiano si è impegnato a rispettare con il Memorandum di Londra del 1954, nell’ambito dell’amministrazione fiduciaria civile provvisoria ottenuta, il diritto della popolazione del Territorio Libero amministrato ad utilizzare la propria madre lingua, l’italiano per il gruppo etnico italiano, lo sloveno per quello sloveno. Secondo appunto le norme inderogabili del Trattato di Pace ed i principi della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
L’utilizzo dello sloveno nel territorio di Trieste da parte delle amministrazioni pubbliche, compresi i tribunali, è peraltro reso obbligatorio anche dalle leggi della Repubblica Italiana (Legge n. 38 del 23.02.2011) nei confronti di tutti i cittadini di madre lingua slovena.
Nel ricorso al TAR presentato da 57 triestini che chiedono l’annullamento delle elezioni della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, illegittimamente svolte nel Territorio Libero di Trieste, vi sono anche cittadini del gruppo etnico sloveno. Che hanno quindi diritto a vedere pubblicata la sentenza nella propria lingua materna.