DUE ANNI DOPO: dal 2011 al 2013
SUPERATE LE 152.000 VISITE PER UNA STORIA DI LEGALITÀ CHE CONTINUA
Il 12 agosto 2011 con la pubblicazione del mio primo post aprivo questo Blog dedicato al Territorio Libero di Trieste – TLT.
Volevo esprimere le mie impressioni su una vicenda tanto dimenticata dalla storia ufficiale, quanto attuale nella realtà immodificata dei trattati internazionali che sanciscono l’indipendenza di questi Stato.
Volevo raccontare quella enorme voglia di libertà che stava assalendo una città che orgogliosamente riscopriva di essere uno Stato libero, di cittadini che stavano ritrovando, nella lotta che si annunciava, quella dignità seppellita da decenni di negazione della legge da parte degli amministratori italiani.
Ambiente e Legalità è il nome che mi era venuto più spontaneo per questa finestra nella rete perché in sintesi univa il mio impegno personale nelle battaglie ambientaliste e per i diritti civili in questo Stato del Centro Europa, con la ferma difesa della legalità. Perché è un attivismo legalitario e perché il ripristino della legalità significa riconquista della libertà.
Per l’indirizzo scelsi il soprannome di Robertainer non certo per nascondermi, ma per onorare una cara persona di famiglia. E in ricordo alle mie origini. Quel nome infatti me lo aveva “affibbiato” il fratello della mia nonna materna, uno di quei triestini “dimenticati” (il 99%) che aveva combattuto nell’Imperial Regio esercito dell’Austria-Ungheria durante la prima guerra mondiale. E a me bambino piaceva sentirmi chiamare con quel nome da “guerriero” dallo zio Franz che era per me come un padre.
Nel primo post “Un cittadino del Territorio Libero di Trieste” parlavo del ricorso che avevo presentato personalmente alla Commissione Europea denunciando le violazioni commesse dall’Italia a danno del Territorio Libero e dei suoi cittadini. Era la prima volta che mi dichiaravo cittadino del TLT davanti alle istituzioni comunitarie: una magnifica sensazione di libertà che è difficile da spiegare. E da cui non si può tornare indietro.
Da allora ne è stata fatta di strada. A quel cittadino se ne sono uniti altre migliaia. E tutti ora reclamano il proprio diritto alla libertà. Anche questo Blog è cresciuto, diventando qualcosa di più di un semplice diario personale. È un libro aperto in cui si racconta la battaglia civile di un popolo che sta riscrivendo la propria storia. E non solo.
