Trieste, 31 luglio 2015. – Il Movimento Trieste Libera ha presentato oggi (31.7) al Commissario del Governo F.A. Garufi la richiesta di abrogazione dei decreti commissariali che hanno introdotto a Trieste dal 1957 la leva militare obbligatoria nelle Forze Armate italiane.
L’atto depositato fa parte di un’azione che il Movimento ha avviato a livello internazionale nel novembre 2014 con domande di rimborso danni già sottoscritte da quasi 200 cittadini.
La questione è complessa, perché il Governo italiano esercita dal 1954, attraverso il Commissario, l’amministrazione civile provvisoria del Territorio Libero di Trieste costituito dal Trattato di Pace del 1947, che lo dichiara smilitarizzato e neutrale.
Ma il Commissario vi aveva egualmente introdotto il servizio di leva italiano, e la violazione del Trattato veniva coperta facendo firmare alle reclute dei fogli in bianco dove veniva poi scritta, a loro insaputa, una domanda di arruolamento volontario.
Dal 2005 in Italia il servizio di leva obbligatorio è stato sospeso, ma può essere ripristinato in caso di crisi internazionale o di guerra, con il richiamo dei congedati con meno di 65 anni, ed i giovani continuano a venire iscritti dal 17° anno di età nelle liste di leva presso i Comuni.
Questo consentirebbe inoltre di applicare i codici penali militari italiani ai triestini che rifiutano il servizio per motivi giuridici o per scelta antimilitarista e pacifista.
L’atto, in italiano e in English.
Ufficio Stampa del Movimento Trieste Libera