Denuncia dei comportamenti economici, politici e sociali intollerabili dell’amministrazione comunale Dipiazza, consentiti da un’opposizione politica “pecorina”: dagli sprechi in appalti alla svendita dei beni pubblici, all’avarizia nei sussidi di assistenza sociale, alla prepotenza dei divieti inutili e delle multe inique e sproporzionate; breve analisi delle incapacità di questa classe politica. Analisi dei comportamenti dei gruppuscoli pseudo-indipendentisti parassiti che cercano voti nelle istituzioni italiane che cercano voti per farsi eleggere nelle istituzioni italiane con manifesti razzisti, sagre, informazioni false e imbrogli politici che non hanno niente a che fare con la battaglia vera e concreta per i diritti del Territorio Libero di Trieste; hanno poche decine di seguaci, ma tentano di far passare come propri i successi di Trieste Libera, che ha quasi 700.000 contatti in rete da tutto il mondo; continuano a sproloquiare dell’ex zona B cessata dal 1992 ed a coltivare i vecchi pregiudizi anti-americani dei fascisti e dei filo-sovietici italiani. Analisi di uno dei documenti che li smentiscono e della nuova politica di concretezza nell’amministrazione Trump. Accenno agli equivoci coltivati sulla Trieste Asburgica da Massimiliano Lacota, che è in realtà uno dei capi del nazionalismo italiano a Trieste, collegato ai nazionalisti tedeschi della Carinzia.