AFFARI SPORCHI: L’ITALIA IMPONE I PROPRI RIFIUTI AL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE
CONTINUA IL SILENZIO ASSORDANTE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E DEL GOVERNO ITALIANO SULL’UTILIZZO ILLEGITTIMO DELL’INCENERITORE DI TRIESTE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI ITALIANI.
Quella che il Movimento Trieste Libera ha organizzato sabato 26 agosto davanti all’ingresso dell’inceneritore di Trieste è stata la prima opposizione pubblica nei confronti del disastroso sistema di gestione dei rifiuti fatto dal Governo amministratore provvisorio italiano nel Territorio Libero di Trieste.
Una gestione affaristica e senza scrupoli che ha portato all’utilizzo dell’inceneritore di Trieste per risolvere le emergenze dei rifiuti delle aree italiane più critiche.
L’inceneritore di Trieste è stato così, grazie alla condiscendenza del Commissario di Governo/Prefetto e degli amministratori locali, messo illegittimamente a disposizione per lo smaltimento dei rifiuti di un altro Stato, senza che vi fosse alcun accordo tra gli Stati (Italia e amministrazione provvisoria dell’attuale Territorio Libero di Trieste), e senza alcun vantaggi nemmeno economici: l’inceneritore comunale è stato infatti ceduto ad una società privata italiana (Hera) con la totale approvazione dei politici italiani che amministrano il Comune di Trieste: si è trattato di un saccheggio in piena regola.
Una predazione condotta sotto gli occhi del Governo italiano che ha l’amministrazione civile provvisoria del Territorio Libero di Trieste e del suo Porto Franco Internazionale: Trieste ridotta a semplice discarica dell’Italia mentre i beni pubblici del Territorio Libero vengono svenduti e i cittadini vessati con tasse fuorilegge. Un furto continuato degno del peggior regime banditesco.
Di questo “affare” che porta gli utili in Italia a Trieste rimangono solo i danni dell’inquinamento: 100.000 tonnellate all’anno di rifiuti provenienti dall’Italia, 50.000 tonnellate di scorie dell’incenerimento, 1 chilometro cubo di gas tossici dispersi in atmosfera, ricadute di diossine e metalli pesanti fino a decine di chilometri di distanza dall’inceneritore.
Costi ambientali ingiusti e insopportabili per il piccolo Territorio Libero di Trieste, già devastato da decenni di sfruttamento come discarica da parte dello Stato italiano (come già denunciato nel mio libro-inchiesta “Tracce di Legalità – come le mafie e le corruzioni italiane inquinano il Territorio Libero di Trieste” LINK).
Tratto dal blog “Ambiente e Legalità”di Roberto Giurastante
VIDEO: LINK
Bellissimo il servizio !!!! Disgustoso, scandaloso e vergognoso il suo contenuto e dopo tutto ciò sento ancora delle persone che osannano l’ Italia per tutto quello che ha fatto per Trieste ??!!??
Speriamo solo che duri tutto ancora molto poco.
Ci arriveremo percorrendo la via della legalità. Grazie per il sostegno.