Da Trieste denuncia amministrativa e penale contro Equitalia
Manipolato il modulo per la sospensione legale delle riscossioni
Trieste, 11 aprile 2016. – Il Movimento Trieste Libera – MTL ha presentato l’11 aprile alle sedi amministrative e giudiziarie competenti una documentata denuncia amministrativa e penale nei confronti dei responsabili della “Equitalia S.p.A”, società pubblica concessionaria della riscossione dei tributi per conto dello Stato italiano.
La denuncia da Trieste ipotizza i reati di falso in atto pubblico, abuso d’ufficio, truffa ed estorsione nei confronti di intere categorie di persone fisiche e giuridiche.
Il motivo della denuncia è che le società del Gruppo Equitalia obbligano, anche se la legge non lo prevede, i cittadini e le imprese a presentare le domande di sospensione legale della riscossione (L. 228/2012 di bilancio dello Stato, art. 1, commi 337-344) utilizzando un modulo predisposto dalla stessa Equitalia che omette l’intera, ampia categoria delle “altre cause di inesigibilità” prevista dalla legge (comma 338, punto f), impedendo così ai contribuenti di azionarla.
Secondo la denuncia si tratta di una manipolazione di atti pubblici per consentire ad Equitalia di procedere illecitamente a riscossioni forzate anche nei casi in cui ricorrano le cause di inesigibilità ingannevolmente escluse.
L’organizzazione denunciante cita il caso speciale delle imposizioni fiscali dello Stato italiano nel Free Territory of Trieste affidato dal 1954 all’amministrazione civile provvisoria del Governo italiano, ma il problema sollevato riguarda anche l’intero territorio della Repubblica Italiana tranne la Sicilia, dove Equitalia non opera.
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