Segnalazione: comunicato stampa falso in merito all’assemblea del 21 giugno 2014.
Nota stampa del Movimento Trieste Libera
Il Movimento Trieste Libera mette in guardia dalla diffusione in abuso del suo nome e marchio di mail e di altre comunicazioni da parte di persone che si sono impadronite illegalmente dal 10 maggio dei suoi mezzi di comunicazione internet, e sono perciò anche sotto indagini giudiziarie penali.
Sono perciò autentiche solo le comunicazioni del Movimento da questa mail dell’Ufficio Stampa, da Trieste Libera News e dai nuovi indirizzi internet ufficiali che l’organizzazione ha dovuto creare in attesa di restituzione dei propri originali: LINK.
Come noto, alcune di tali persone insistono ad affermare falsamente dal 31 maggio di essere i nuovi dirigenti del Movimento Trieste Libera perché eletti, dopo altri illeciti, da un’assemblea illegittima di circa 200 soci su 2500, e recano con tutto ciò al Movimento gravi danni operativi e d’immagine, dei quali esso dovrà rivalersi nei confronti loro e di terzi corresponsabili.
Stamane (17.6.2014) alle 10.53 sei di tali persone e precisamente i sig.ri Vito Potenza, Andrej Rupel, Stefano Ferluga, Adriano Ciacchi, Luca Milkovitsch, Marco Pizzi, Claudio Beorchia, hanno tentato di legittimarsi diffondendo alla stampa e ad agli altri indirizzi in epigrafe un ennesimo comunicato stampa falsamente emesso a nome di Movimento dai suoi indirizzi illegalmente occupati.
Con tale comunicato falso costoro hanno diffuso stavolta una “perizia” privata ad essi favorevole di un loro avvocato, ed hanno definito, con pesanti suggestioni offensive, i dirigenti legittimi in carica del Movimento ed i suoi attivisti addirittura come psicopatici ed ectoplasmi maligni.
Il Movimento Trieste Libera, che ha già diffidato e denunciato per associazione a delinquere e vari reati informatici e comuni tali persone ed alcuni loro corresponsabili, annuncia ora querela per diffamazione.
Osserva inoltre che la “perizia” da essi diffusa è radicalmente infondata in fatto e diritto, oltre che irrilevante. Se infatti quelle persone ritengono di avere delle ragioni da far valere devono sottoporle al giudice. Altrimenti si tratta soltanto di propagande ingannevoli ed indecorose.
Ufficio stampa del Movimento Trieste Libera