Trieste Libera

I contenuti dell’obiezione fiscale presentata dal Movimento Trieste Libera

Obiezione fiscale di Trieste Libera: disponibili da lunedì 22 giugno 2015 i moduli per sospendere le tasse italiane illegittime. Ecco i motivi e contenuti giuridici.

I contenuti dell’obiezione fiscale presentata dal Movimento Trieste Libera

Cittadini, residenti ed imprese del Territorio Libero di Trieste, costituito con la Risoluzione S/RES/16/1947 del Consiglio di Sicurezza e con il successivo Trattato di Pace di Parigi ed affidato dal 1954 all’amministrazione civile provvisoria del Governo italiano, non intendono più pagare le tasse eccessive e l’enorme debito pubblico dello Stato italiano, «causati dalle corruzioni abnormi del sistema politico ed istituzionale italiano» ed imposti a Trieste senza estendervi regolarmente le leggi fiscali italiane.

Il Movimento ha notificato il 15 giugno 2015 al Commissario del Governo italiano che amministra il Free Territory (Francesca Adelaide Garufi) e suo tramite al capo del Governo (Renzi) la richiesta formale che la situazione fiscale di Trieste venga perciò regolarizzata entro 90 giorni.

Trieste Libera chiede inoltre la sospensione cautelare immediata delle procedure fiscali, anche esecutive, e di sfratto conseguenti a leggi italiane. Le leggi italiane non sono infatti applicabili come tali ai cittadini, ai residenti ed alle imprese di Trieste, perché non vi sono state estese regolarmente.

Il documento richiede anche l’individuazione, da parte delle autorità amministratrici, delle leggi italiane non applicabili a Trieste (anche per sentenza n. 323/1965 della Corte Suprema italiana).

Trieste Libera chiede infine l’istituzione di un’amministrazione finanziaria del Free Territory separata da quella dello Stato italiano e l’ottenimento del rispetto degli obblighi internazionali specifici della Repubblica Italiana.

L’atto in questione stato inviato per conoscenza anche ai presidenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e del Parlamento Europeo.

A questo atto generale si agganceranno ora le richieste singole dei cittadini e delle imprese, su moduli predisposti che da lunedì 22 giugno potranno essere compilati e firmati presso il Movimento Trieste Libera, in orario d’ufficio, per presentarli al vicino Commissariato del Governo. Al modulo si potranno allegare le copie di eventuali procedure fiscali delle quali si chiede la sospensione.

Sul nostro sito potete leggere ed analizzare nel dettaglio i motivi ed i contenuti giuridici principali delle richieste espresse nel modulo che viene presentato dalle singole persone ed imprese.

Come potrete constatare, sono inoppugnabili, verranno perciò difese senza particolare difficoltà e costituiscono finalmente una svolta chiara e decisa per le sorti di Trieste e di tutti i nostri concittadini, residenti ed imprese. Le domande di adesione sono già numerose.